Cosa scegliere di vedere, avendo a disposizione solo un paio di giorni, in una città che è capitale della moda e dell’industria italiana? Sicuramente i suoi luoghi d’arte. Non poche sono le perle di Milano ma, fortunatamente, molte di loro si trovano in luoghi facilmente raggiungibili con una passeggiata in centro o con l’ausilio della metropolitana meneghina (che ti porta praticamente ovunque).
Persino Milano può diventare low cost se si copiano le abitudini di chi ci vive. Infatti, immersi nelle vie dello shopping per tutti e quelle dello shopping per pochi, si trovano opere di inestimabile valore e mostre di ogni tipo (ma con biglietti d’ingresso decisamente abbordabili).
Doveroso è cominciare la propria visita dal simbolo di Milano: il Duomo.
La costruzione, iniziata nel 1387 per volere di Gian Galeazzo Visconti, si conclude solo nel 1813. Il Duomo è senz’altro espressione di 500 anni di vita meneghina, simbolo e spettatore della nobiltà che negli anni si è contesa la guida del capoluogo lombardo. Impossibile definire precisamente quale sia lo stile di quest’opera mastodontica, sicuramente possiamo identificare uno stile gotico marcato, affiancato con alcuni dettagli rinascimentali e neogotici. Ciò che è certo è la maestosità che si percepisce stando all’ombra del Duomo di Milano. La visita è completamente gratuita se si sceglie di vedere solo l’interno della cattedrale ma con soli 11 euro è possibile visitare le terrazze, il Museo, il Tesoro e il Battistero di San Giovanni alle Fonti ( se si preferisce salire in ascensore alle terrazze il prezzo sale a 15 euro).
A pochi passi, o per meglio dire esattamente sulla destra della cattedrale, troviamo Palazzo Reale, location prediletta di tutte le mostre meneghine. Le opere di tutti i grandi artisti son passate dalle sale di Palazzo Reale: in queste settimane per esempio è possibile godere dei dipinti del maestro Kandinsky (il biglietto è di 11 euro con audioguida inclusa).
Per la pausa pranzo ogni buon milanese che si rispetti ti consiglierà un panzerotto di Luini (il forno storico si trova in via santa Radegonda, 16).. richiede un po’ di pazienza per la lunga coda ma ne vale di certo la pena!
Per smaltire il pasto – di certo gustoso ma non proprio leggero – potete fare una bella camminata in direzione Castello Sforzesco, raggiunto il quale potete decidere se fare un bel giro nel parco e rilassare un po’ la mente o visitare le sale dell’imponente dimora trecentesca. Interessante informarsi, prima della partenza, se per il week end che avete scelto è prevista una delle tante manifestazioni culturali ospitate dal Castello in ogni periodo dell’anno.
Per concludere un itinerario dell’arte meneghina che si rispetti di certo non possono mancare due passi in direzione della Pinacoteca di Brera che ospita, citando solo la collezione fissa, opere di Mantegna, Rubens, Rembrandt, Bramante, Caravaggio e Boccioni (e troppi altri per poterli citare tutti). Il prezzo del biglietto d’ingresso è di soli 6 euro.
Per concludere la visita in bellezza mi sento di consigliare una delle abitudini milanesi per eccellenza: l’aperitivo nelle viette che compongono il quartiere di Brera. Con soli 10 euro infatti il “milanese tipo” cena tranquillamente riempiendo il piatto ai fornitissimi buffet dei locali (che di solito iniziano a riempire il bancone di pietanze alle 18.00 e ritirano intorno alle 21.00). Come in nessun altra città italiana infatti i buffet meneghini sono ricchi e gustosi (di solito si possono trovare almeno 3 tipi di pasta, orzo freddo, formaggi e salumi, cruditè e qualche dolce).
L’ultimo importante consiglio per chi decide di passare un week end a Milano riguarda la scelta di dove dormire. Difficile infatti trovare qualcosa di abbordabile guardando agli hotel in centro, meglio cercare qualcosa in una zona più periferica, stando attenti a scegliere una location che sia vicina ad una fermata della metropolitana. La comodità della città meneghina è infatti questa, la metro ti porta ovunque, è economica ed effettua corse fino a mezzanotte (anche mezzanotte e mezza nel week end.. ma è sempre meglio prendere quella prima per non rischiare di dover ripiegare su un taxi, decisamente non il servizio più economico del capoluogo lombardo).
Simona Turelli
I castelli più belli d'Italia
I nostri lettori hanno eletto il Castello Sforzesco di Milano come uno dei castelli più belli d'Italia. Fanno parte di questa speciale classifica anche il Castello Miramare di Trieste, Castel del Monte di Andria, il Castello di Fènis ad Aosta, Castel Coira di Sluderno a Bolzano, il Castello Estense di Ferrara, Castel Dell'Ovo di Napoli, il Castello di Monteriggioni a Siena, Castel Sant'Angelo di Roma, il Castello Aragonese di Taranto, il Castello di Gradara a Pesaro-Urbino, il Castello Scaligero di Sirmione a Brescia, la Rocca Borromeo di Angera a Varese, il Castello Normanno-Svevo di Bari, il Castello di San Giorgio a Mantova, il Castello di Venere di Erice a Trapani, la Rocca Maggiore ad Assisi e il Castello del Buonconsiglio di Trento.
Le dimore del FAI
La Villa Necchi Campiglio a Milano è una delle antiche dimore, castelli, ville, parchi storici, giardini ed aree naturali che, in oltre trent’anni di attività, il FAI ha salvato e restituito alla collettività. Le altre dimore presenti in Lombardia sono: la Villa del Balbianello a Lenno, la Villa Della Porta Bozzolo di Casalzuigno, la Villa e Collezione Panza e Il Monastero di Torba a Varese e la Villa Fogazzaro Roi di Valsolda a Como.
Le 10 opere più famose di Piero della Francesca
La Sacra conversazione, conservata nella Pinacoteca di Brera a Milano, è, a nostro parere, una delle 10 opere più famose di Piero della Francesca. Completano questa speciale classifica i Ritratti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza, agli Uffizi di Firenze, il Polittico di Sant’Antonio, nella Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia, Sigismondo Malatesta e San Sigismondo, nel Tempio Malatestiano di Rimini, la Resurrezione di Cristo, al Museo Civico di Sansepolcro, la Flagellazione, nella Galleria Nazionale delle Marche ad Urbino, il Ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta, al Louvre di Parigi, il Battesimo di Cristo e la Natività, al National Gallery di Londra, le Storie della vera Croce, nella Chiesa di San Francesco, ad Arezzo e la Madonna del Parto nella Cappella del Cimitero di Monterchi.
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