Arezzo fu abitata sin dall’epoca paleolitica come dimostrato da insediamenti stabili di epoca pre-etrusca ritrovati presso il colle di San Cornelio. Diventata importante città in epoca etrusca, è stata certamente una delle dodici lucumonie di quel periodo come attestato da opere d’arte di eccezionale valore come la famosa ‘chimera’ e l’estesa necropoli di Poggio del Sole.
Dopo la battaglia di Roselle che la vide perdente insieme alle altre città etrusche contro i Romani, passò in loro mani e latinizzarono il suo nome etrusco Arretium. Libero comune nell’anno Mille, Arezzo ebbe una intensa vita medioevale della quale si conservano intatti alcuni capolavori ed il tessuto urbano.
Una visita di questa incantevole cittadina situata alla confluenza di tre vallate è sicuramente molto significativa per via di quanto si potrà ammirare.
La Chiesa di San Francesco, ad esempio, conserva preziosi affreschi di Piero della Francesca ma incantevoli ed imperdibili sono anche la chiesa di SS.Flora e Lucilla; la chiesa di Sant’Annunziata, dove si trova la ‘deposizione’ ad opera del Vasari, e la chiesa di S.Maria in Gradi.
La visita non può prescindere dalla Casa di Giorgio Vasari, da lui progettata e oggi sede di un Museo a lui dedicato all’interno del quale si possono ammirare pregevolissime opere d'arte e immaginare la vita dell'artista tra le stanze della sua dimora. Il Duomo, la Fortezza Medicea, la Casa del Petrarca, il Palazzo Pretorio, il Palazzo del Capitano del Popolo, la chiesa di San Domenico, la chiesa di Santa Maria della Pieve e quella di S.Maria delle Grazie, sono tutti edifici che custodiscono insieme al Museo Medioevale, preziose testimonianze dell’epoca medioevale e rinascimentale di questa città della Toscana.
Imprescindibile anche, una visita all’Anfiteatro Romano e, soprattutto, al Museo Archeologico che conserva reperti dell’epoca etrusca e romana.
L’atmosfera che si respira girovagando per le vie del centro storico permette di fare un salto nel tempo ed immaginarsi Arezzo mentre si prepara alla Giostra del Saracino, dove partecipano i quattro quartieri in cui è suddivisa la città. Ancora oggi, questa rievocazione storica che vede impegnati centinaia di figuranti in costume medioevale, si corre nella centralissima Piazza Grande il penultimo sabato di giugno e la prima domenica di settembre, offrendosi ai numerosi turisti che la vengono a vedere.
Le 10 opere più famose di Piero della Francesca
Le Storie della vera Croce, nella Chiesa di San Francesco, ad Arezzo, è, a nostro parere, una delle 10 opere più famose di Piero della Francesca. Completano questa speciale classifica il Battesimo di Cristo e la Natività, al National Gallery di Londra, il Ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta, al Louvre di Parigi, la Flagellazione, alla Galleria Nazionale delle Marche ad Urbino, la Resurrezione di Cristo, al Museo Civico di Sansepolcro, Sigismondo Malatesta e San Sigismondo, al Tempio Malatestiano di Rimini, il Polittico di Sant’Antonio, nella Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia, i Ritratti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza, agli Uffizi di Firenze, la Sacra conversazione, alla Pinacoteca di Brera a Milano e la Madonna del Parto nella Cappella del Cimitero di Monterchi.
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