Se non siete stai mai ad Asti il momento giusto per vederla “vestita” del suo abito migliore è sicuramente per il suo favoloso palio, un esperienza unica, inimitabile che vi rimarrà nel cuore. Sono milleduecento i figuranti che sfilano in costume medievale, e 21 i cavalli che corrono per vincere il palio, la città è tutta vestita di bandiere e ci sono tantissime manifestazioni collaterali alle quali prender parte o rimanere semplicemente a vedere che succede immersi nell’atmosfera festosa di Asti. Il Palio di Asti è la più grande festa tradizionale della città e nasce nel periodo del Medioevo in occasione nella festa di San Secondo che culmina nella corsa dei cavalli montati a pelo, cioè senza sella.
Oggi il Palio di Asti si tiene ogni terza domenica di settembre e nei due giorni precedenti si tengono le prove ufficiali che sono esse stesse uno spettacolo che non ha eguali. Spesso e volentieri, a seconda delle edizioni, si corre il Palio degli Scudieri serve da ricambio generazionale per i fantini. La sera della vigilia del Palio nelle varie sedi dei rioni, dei borghi e dei comuni partecipanti ci sono le cene propiziatrici, un vero e proprio rito anti sfortuna!
La mattina del Palio vengono benedetti i cavalli ed i fantini che parteciperanno alla corsa per portare alla vittoria una delle parrocchie, la frase propiziatoria utilizzata è “Va’ e torna vincitore!”. Ad Asti non si va solo per il Palio ovviamente ma anche per il Corteo Storico che parte dalla cattedrale di Santa Maria Assunta, percorre tutto il centro storico e si conclude in Piazza Alfieri dove appunto si tiene la corsa.
A capo del corteo c’è sempre il gruppo del Capitano del Palio e dei magistrati, è il Capitano che supervisiona la manifestazione e infligge eventuali squalifiche in caso di scorrettezze da parte dei fantini. Prima della corsa il Capitano del Palio si rivolge come da tradizione al sindaco chiedendo il permesso di correre, che ovviamente dà il suo permesso sotto la protezione di San Secondo, solo allora il Capitano seguito da Magistrati e dai cavalieri percorre la pista annunciando l’inizio del palio. Questo è il momento davvero emozionante, lo scalpiccio degli zoccoli dei cavalli e la tensione sono palpabili ed è in un attimo che tutto prende vita. La corsa è strutturata in tre batterie di 7 corridori, i primi tre classificati di ogni batteria correranno alla corsa finale che decreterà il vincitore assoluto!
Se avete qualche giorno in più da passare ad Asti io vi consiglio di arrivare il giovedì e di godervi il Paliotto ovvero la manifestazione dove competono tra loro i gruppi degli sbandieratori di ogni rione, borgo o comune partecipante al Palio. Se lo stomaco vi gorgoglia per l’emozione del Palio recatevi al Ristorante Il Moro per gustare in piena atmosfera festosa piatti come la carne battuta al coltello, gli agnolotti, il vitello tonnato o il filetto all’Alfieri, il tutto annaffiato da una buona Barbera D’Asti che non guasta mai.
Sara Manelli
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