Weekend al Castello di Oramala

Il Castello di Oramala, un luogo pacifico immerso nel verde che vi conquisterà

Castello di Oramala

Il Castello di Oramala è una struttura fortificata che potete trovare i Val di Nizza e vi osserverà da uno sperone roccioso che si affaccia sulla Valle Staffora. Il castello fu costruito dalla famiglia Malaspina nel 1029 e dopo essere passato di mano in mano prima dagli Este e poi al Vescovo di Tortona, infine grazie a Federico Barbarossa tornò ad essere di Obizzo I. I Malaspina vissero un periodo di grande splendore nel Dodicesimo secolo quando all’interno della residenza fortificata vengono ospitati cultori e trovatori provenzali trasformando il castello in grane centro culturale.

Nel 1985 i proprietari attuali, i Panigazzi, iniziano a ristrutturare il castello nelle sue parti crollate e nel 2005 viene aperto al suo interno il Museo dell’arte contadina e degli attrezzi del ferro. Ai piedi del castello si trova un piccolo borgo che fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Il Castello di Oramala è avvolto da un’atmosfera leggendaria ricca di misteri, una leggenda dice che dal castello partiva una galleria che andava fino al castello di Varzi. Sul Castello di Oramala la credenza popolare vuole che aleggi una maledizione che si rivela ogni venticinque anni, allo scadere del lasso di tempo infatti succede che qualcuno muoia nei pressi o all’interno del castello.

Aggirandosi all’interno delle stanze si può ancora sentire la dolce melodia suonata da uno degli ospiti suonatori provenzali che vi accompagnerà nella vostra visita

Castello di Oramala

Prima un uomo ai piedi del fortilizio, poi una ragazza intenta a giocare tra i ruderi trovò la sua triste fine precipitando all’interno della torre. Pare poi che aggirandosi all’interno delle stanze si possa ancora sentire la dolce melodia suonata da uno degli ospiti suonatori provenzali che vi accompagnerà nella vostra visita. Sempre la leggenda narra poi che ogni 25 dicembre a mezzanotte si radunerebbero gli spettri di Federico Barbarossa e di Obizzo Malaspina, nella terza sala della torre, dove la luce si accende da sola e la tavola si fa trovare imbandita. Di fronte al grande camino, si possono udire i rumori di battaglie, zoccoli di cavalli e armi, come se i muri che hanno assistito a tanta guerriglia raccontassero a modo loro ciò che hanno visto.

Le testimonianze di queste manifestazioni sono confermate da molte persone che sentono, solo in autunno ed inverno, le voci e i rumori all’interno del castello, persino gli attuali proprietari confermano la stranezza di questi avvenimenti. Se siete appassionati di storia Medievale e avete voglia di visitare un bel castello questo di Oramala è sicuramente quello che fa per voi, che crediate alle storie oppure no, che siate in cerca di fantasmi o di leggende sono certa che questo luogo pacifico immerso nel verde vi conquisterà.

                                                                                                                                             Sara Manelli

Ad ogni castello il suo spettro
Sono tante le leggende sui fantasmi che di tanto in tanto si manifestano all'interno delle mura dei castelli. Quella che riguarda gli spettri di Federico Barbarossa e Obizzo Malaspina nel Castello di Oramala a Val di Nizza è una delle più celebri. Altre storie di spettri vedono come protagonisti il fantasma del cavaliere e del suo cavallo nel Castello di Moncalieri, il fantasma di Azzurrina nel Castello di Montebello a Torriana, i fantasmi di Soleste e Moroello nel Castello di Bardi, il fantasma di Matelda nel Castello di Poppi, il fantasma di Caterina nel Castello Sforza di Imola, il fantasma di Lucida Mansi nell'Orto Botanico di Lucca, lo spettro di una donna nel Castello di Villar Focchiardo, lo spettro di Branca Doria nella Chiesa di San Matteo a Genova, il fantasma del Castello di Fosdinovo a Sarzana, il fantasma di Avalda nel Castello di Monselice, lo spettro della Regina Elena degli Angeli nel Castello di Lagopesole ad Avigliano, il fantasma di Rossania Fulgosio nel Castello di Gropparello, il fantasma di Antonio d'Arco nel Castello di Arco e lo spettro di Gioacchino Murat nel Castello Aragonese a Pizzo Calabro.

Articoli correlati

Fiorano modenese
Fiorano modenese
Un luogo singolare per un weekend inconsueto, a Fiorano modenese si respira la passione della terra e della storia
Dozza
Dozza
Dozza, uno dei borghi più belli d’Italia
Meldola
Meldola
Foto di Agu V.
A metà strada tra gli Appennini e la costa c’è Meldola luogo strategico in epoca romana
Ad Anghiari, territorio a cavallo tra Umbria e Toscana di una bellezza folgorante, venite a trascorrere un'insolito weekend nel misterioso..
Alla scoperta dei misteri del Castello di Valsinni e dei suoi terribili misteri
castello di Malgrà
Rivarolo
Rivarolo Canavese con il Castello di Malgrà ed il suo fantasma offre per gli appassionati dei misteri un weekend ricco di leggende da cui..

Cosa mangiare a Pavia Per chi è alla ricerca di nuovi sapori

Cassoeula
È un piatto invernale tipico composto da uno stufato di verze e carni di maiale (salsiccia, puntine, piedini e cotica).
guarda
Polenta taragna
Polenta fatta con farina di grano saraceno e di farina di mais che una volta cotta va aggiunto burro e formaggio.
guarda
Ossobuco alla milanese
Ossibuchi della zampa di vitello infarinati e passati in padella con olio e burro e poi cotti con salsa di pomodoro.
guarda
Gorgonzola
Formaggio fresco erborinato prodotto con latte di vacca la cui particolarità risiede nelle muffe che ne determinano il sapore che può essere dolce o piccante.
guarda
Risotto alla milanese
Classico primo della cucina milanese, il famoso risotto è preparato con l’aggiunta di midollo di bue e zafferano che lo differenziano da tutti gli altri.
guarda
Pizzoccheri della Va..
I pizzoccheri alla Valtellinese sono il piatto simbolo della cucina tradizionale Valtellinese e sono realizzati con farina di grano saraceno.
guarda
Spongarda
Specialità cremasca variante del "pane dolce". Nell'impasto troviamo miele, nocciole, cedro candito, uva sultanina e spezie.
guarda
Valigini
Fagottini di foglie di verza appena sbollettate con un ripieno di trito di pollo e patate e cotti su un fondo di olio, burro e cipolla con salsa di pomodoro.
guarda