Questo itinerario offre la possibilità di visitare Berlino per una intera settimana. Ovviamente sarà necessario concentrare l’interesse su alcune visite stabilite in anticipo proprio per evitare l’inutile perdita di tempo di cosa vedere. Gli itinerari che proponiamo sono altamente schematizzati e pubblicati per darvi un’idea di cosa suggeriamo di vedere, senza dilungarci in quelle che sono le spiegazioni relative di ogni luogo da noi indicato e che potrete trovare facilmente in rete laddove voleste approfondirlo.
1°giorno:
Alexanderplatz, Galeria Kaufhof, Torre della televisione, fontana del Nettuno, Rotes Rathaus, Hackesche Höfe, Blindenwerkstatt Otto Weidt Museum, Museumsinsel, Hackescher Markt.
2°giorno:
Pergamon Museum, Neue Synagoga.
3°giorno:
Schlossbrücke, Unter den Linden, Staatsoper , Università Humbold, Gendarmenmarkt, Friedrichstrasse, Porta di Bradenburgo, Reichstag, Holocaust memorial, Potsdamer Platz, Checkpoint Charlie.
4°giorno:
Potsdam, Reichstag, Breitscheidplatz, Charlottenburg, Sony Center, Nikolaiviertel
5°giorno:
Neukölln, Gründerzeitmuseum, Alte Pfarrkirche Mahlsdorf, Marzahn.
6°giorno:
Köpenick, Ethnological Museum, Martin-Luther-Gedächtniskirche, Märchenviertel Elsengund.
7°giorno:
Castello di Charlottenburg, Wittenbergplatz, Tauentzienstraße, Kurfürstendamm.
Ho scoperto un punto particolarmente interessante e poco battuto che si trova alla periferia di Berlino est. E’ un quartiere che si chiama Marzahn che non si trova sulle solite guide turistiche e che ospita un vero gioiello per gli amanti della natura: il Gärten der Welt: un'area su cui sono stati allestiti giardini di stili legati a diversi paesi, culture ed epoche inserite in una parte di parco di oltre venti ettari. E’ davvero un parco incredibile quello che potete visitare pagando un biglietto di entrata di soli tre euro. Tanti sono i giardini che qui sono stati realizzati e che mi hanno letteralmente lasciato stupito. Ad esempio il Chinesischer Garten è il giardino cinese più grande di tutta Europa. Fu progettato dopo un contratto tra le città di Pechino e quella di Berlino che fu così celebrato, e realizzato dall’istituto di architettura classica del paesaggio di Pechino che provvide anche ad inviare tutti i materiali che furono utilizzati per la creazione del giardino. Sempre dall’oriente viene il giardino giapponese che si chiama Garten des zusammenfliessenden Wasser, ossia il giardino della confluenza. Realizzato circa dieci anni fa, fu ideato da un designer giapponese che utilizzò tutti i tradizionali elementi stilistici dei giardini nipponici incluse piante e fiori originali. Divertente è il giardino labirinto che è ispirato dal labirinto del castello di Hampton Court in Gran Bretagna e dal labirinto segnato sul pavimento della cattedrale gotica di Chartres in Francia. Divertente sempre che si riesca a trovare l’uscita, altrimenti ‘aiuto’ in tedesco si dice ‘hilfe’! Non poteva mancare un giardino che si ispirasse al rinascimento italiano e chiamato Giardino della Bobolina che annovera molti elementi architettonici di quell’epoca. In mezzo a tutti questi giardini così suddivisi non è raro trovare alcuni resti originali del famoso muro divisorio di Berlino, lasciato a testimonianza di un momento storico ancora vivo. E’ davvero una bella parentesi tra un giro turistico ed un altro che permette di prendere respiro prima di continuare le visite.
Luca S.
Nostalgia canaglia. Racconto questo mio viaggio a Berlino fatto sull’onda emozionale che mi ha visto in gioventù, attivista politico di una ben precisa fazione politica. Per quanto lo storia sia andata avanti, probabilmente a causa della mia età non certo più verde, mi trovo a guardare indietro ricordando la mia gioventù e quello che poteva essere e non è stato. Per questo ho fatto questo viaggio per vivere certe emozioni che restano solo personali e non più praticabili e ho deciso di conoscere quello che nella capitale tedesca viene definito ‘Ostalgie’, ossia nostalgia dell’Est. Per questo ho prenotato all’Ost Hostel, dove ho potuto dormire in una camera di albergo ancora dotata di arredamento originale dei tempi della DDR. Ho anche approfittato di assaggiare la cucina di quel periodo e della Berlino dell’Est andando al Volkskammer, che si trova proprio nello stesso complesso di Plattenbauten in cui ha sede Ostel Hostel. Qui ho potuto ordinare piatti che si rifacevano a ricette importate dall’URSS come la zuppa Soljanka che era uno dei simboli della gastronomia della DDR. Interessante è stato anche il ristorante Osseria, aperto da una signora che e' nata a Berlino Est che ha pensato di non far finire nel dimenticatoio alcune tradizioni della vita quotidiana dei berlinesi orientali. Infine sono stato al bar Die Tagung che ha al suo interno una raccolta di oggetti e simboli originali della DDR inclusi busti e quadri di Marx, Lenin oppure dei segretari del partito unico della DDR. So che potrei apparire ridicolo ma è stato davvero come tornare ai tempi del sindaco Peppone e Don Camillo: da non perdere.
Pietro C.
Città unica veramente. Era la mia prima volta e ci tenevo tanto a raccontare la mia soddisfazione nel trovarmi in una città dove c’è praticamente di tutto per tutti. Se vuoi stare tranquillo, Berlino te lo permette. Se vuoi vivere la confusione, non c’è che partecipare a uno dei tantissimi eventi della movida. Se vuoi la cultura, qui hai di che saziarti. Puoi fare un week end a Berlino anche con poca spesa: basta scegliere il volo giusto e gli alberghi (anche al centro) si trovano a prezzi più che abbordabili. Berlino è davvero incredibile! Ci tornerò.
Lorenza 90
Queste sono le impressioni che sono arrivate al nostro sito da parte di nostri lettori che hanno seguito il suggerimento dell’itinerario proposto. Se anche voi volete commentare, inviateci una mail a: commenti@weekenda.it
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