Nonostante le note difficoltà causate da un embargo che dura da oltre mezzo secolo, Cuba è tra i Paesi a livello mondiale che si occupa di ricerca in ambito biomedico. Molti sono i risultati acquisiti grazie allo sviluppo di una medicina alternativa oltre che a quella tradizionale. Tra questi vanno segnalati quattro vaccini creati dai ricercatori cubani, contro altrettanti differenti tipologie di tumori. Il primo vaccino è stato testato nel 2012 contro il cancro al polmone, la CIMAVAX-EGF. Agli inizi del 2013 è stato annunciato il secondo vaccino, la Racotumomab.
Sperimentazioni effettuate in quasi una novantina di Paesi hanno dimostrato che questi ritrovati anche se non curano l’infermità, ottengono la riduzione dei tumori permettendo di stabilizzare la malattia, migliorando la qualità di vita.
Il fulcro della ricerca è il Centro Immunologico Molecolare de la Habana, che già nel 1985 sviluppò il vaccino della meningite B e, in seguito, quelle contro l’epatite B. Attualmente è al lavoro per sviluppare un vaccino contro l’HIV. Un altro centro statale cubano è il laboratorio Labiofarm, salito alle cronache per il ritrovato di natura omeopatica del VIDATOX contro il cancro. Il ritrovato è stato realizzato elaborando il veleno dello scorpione azzurro ma è stato accolto con diffidenza dalle grandi multinazionali del farmaco.
Il Premio Nobel della medicina Richard J. Roberts denunciava recentemente che le aziende farmaceutiche orientano le proprie ricerche non verso la cura delle infermità, ma lo sviluppo di farmaci per dolenze croniche, molto più remunerativi. Per questo, il 90% dei finanziamenti per le ricerche viene destinato verso le malattie del 10% della popolazione mondiale.
L'industria pubblica farmaceutica di Cuba, sebbene sia una delle principali fonti di entrate per il paese, si regge su principi radicalmente opposti. La ragione è l'assenza di pressioni e stimoli commerciali da parte delle aziende farmaceutiche, e una riuscita strategia di educazione della popolazione nella prevenzione. Inoltre, le terapie naturali e tradizionali - come la medicina verde, l'agopuntura, l'ipnosi e molte altre, pratiche poco redditizie per i produttori di farmaci, sono integrate da molti anni nel sistema sanitario pubblico gratuito dell'isola.
Per ultimo Cuba spinge alla produzione di farmaci generici che mette a disposizione di altri paesi poveri e dell'Organizzazione Mondiale della Salute, a un prezzo molto inferiore a quello della grande industria mondiale.
Il blocco degli Stati Uniti a Cuba impone importanti ostacoli per la commercializzazione internazionale dei prodotti farmaceutici cubani, però pregiudica anche direttamente la cittadinanza degli Stati Uniti come alle 80.000 persone diabetiche che soffrono negli USA ogni anno dell'amputazione delle dita dei piedi, perché non possono accedere al farmaco cubano Heberprot P., che propriamente le evita.
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