La simpatia tipica dei bolognesi e, soprattutto l’elevato senso di ospitalità, emerge prepotentemente verso i turisti che hanno scelto la sistemazione in un bed&breakfast o in un appartamento privato. Infatti, è tramite il proprietario che si possono ricavare preziose informazioni per visitare gli angoli più nascosti e meno conosciuti della città. Essere accolti da un buon bicchiere di lambrusco fresco e dal tradizionale gnocco fritto con una fetta di mortadella, è il più classico dei ‘benvenuto’ che si possa ricevere.
La Bologna nascosta è quella che si può scoprire sorprendendosi del fatto che la città è attraversata da corsi d’acqua che ogni tanto emergono fuori in angoli inaspettati che quello che, in via Piella, è conosciuto dai cittadini come Little Venice. Qui, se si è attenti dietro ad un muro, si apre una piccola finestra che da su un canale del fiume Reno che passa tra palazzi e balconate e l’immagine che si ricava è proprio quello di un angolo di Venezia. Magari, il proprietario dell’appartamento affittato per un breve soggiorno, potrebbe indicare che sulle travi che si trovano all’ingresso di Corte Isolani, un porticato della centralissima Strada Maggiore, vi sono tre frecce conficcate sul soffitto che, come narra la leggenda, furono scagliate da dei briganti contro il signorotto che abitava quella casa ma, distratti da una fanciulla nuda che si affacciò in quel mentre, sbagliarono il bersaglio salvando la vita alla loro vittima.
Lo street food a Bologna è rappresentato da una serie di piccole rivendite specializzate in fritture che, però, propongono ognuna una certa specialità. Ad esempio Bolbetta a Via Santo Stefano, vende solo fritti di vegetali mentre da Zazìe a Via Malcontenti si può prendere del cous cous caldo messo dentro ad un vassoio di cartone; piadine per tutti i gusti da La Tua Piadina a Via Borgonuovo e in Via Calzolerie, da Tigellino, le famose tigelle farcite con insaccati di tutti i tipi. Per gli amanti della pizza, Altero cantato anche da Lucio Dalla ha un paio di pizzerie al taglio al centro di Bologna: una buona alternativa al tradizionale ristorante emiliano.
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