La città dei Papi, merita ben più di un fine settimana per essere ammirata in modo completo. Adagiata nella parte meridionale del Lazio, Viterbo ha antichissime origini di epoca neolitica e successivamente etrusca che divenne la Castrum Herculis romana. Fu nel medioevo però che la castrum assunse dei contorni importanti che lasciarono evidenti tracce in quello che è ancor oggi, il quartiere San Pellegrino dove è possibile vedere integro, il tessuto urbano di quel tempo.
Girare per la città delle cento fontane è meglio poterlo fare passeggiando senza fretta tra piazze, slarghi, viuzze dove l’uso della vettura è disagevole e non permetterebbe di apprezzare tutte le bellezze che la città offre ai visitatori. La soluzione ideale è quindi quella di prenotare un soggiorno in un Bed & Breakfast ubicato al centro che possa ritenersi la base per tutte le visite alla città che si decide di fare, seguendo un determinato programma oppure decidendo giorno per giorno cosa vedere. Il proprietario del B&B potrà raccontarvi la storia di Santa Rosa, la patrona della città conosciuta in tutto il mondo e del celebre trasporto della ‘macchina’ che agli inizi di ogni settembre, attraversa il centro storico in omaggio e venerazione della santa di Viterbo.
La casareccia alimentazione che è possibile trovare a Viterbo, mortifica (e non poco) il concetto di Street Food inteso come nuova tendenza. Oltre ad Ejelo-La Bottega di Gojo in via Annio che propone un eccezionale panino imbottito con la susianella, altri alimentari e drogherie continuano la preparazione dei classici panini con insaccati e formaggi di qualsiasi tipo. Il tutto con piena soddisfazione da parte di affamati turisti in gita che assaporano salsicce, insaccati, prosciutti, caci e pecorini che farciscono rosette e ciriole.
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