Ci sono delle avvertenze relative al ‘cosa non fare’ quando si visita una città straniera (ma è sufficiente neppure allontanarsi molto dalla propria, per usare la stessa prudenza) che sono normalmente legate al buonsenso. Dividere i soldi per metterli in più parti onde evitare di essere derubati di un portafoglio gonfio; non esibire vistosi oggetti d’oro per non correre il rischio di rapine; tenere la tracolla della borsa verso l’interno e non l’opposto, per non dar adito agli scippatori di essere ritenuti preda favorevole…sono tutti elementi che sempre dovrebbero essere tenuti in debito conto. Quindi, tralasciando quanto l’intelligenza ci suggerisce in ogni circostanza, vediamo a Parigi cosa è che non va fatto.
1. Evitate di mangiare in ristoranti italiani: innanzi tutto la cucina nostrana all’estero non è come da noi ma aggiustata per un gusto internazionale che è convinto che la pasta deve essere accompagnata dalla marmellata e, di conseguenza immaginatevi il resto. Se vivrete qualche giorno senza matriciana portate pazienza, magari vi fa pure bene!
2. Non chiedete un caffè credendo che sarà uguale a quello con il quale vi alzate la mattina: a Parigi (e in Francia) vi sarà servita una brodaglia nera e caldissima anche se chiederete un espresso o un café serrè (nelle intenzioni, ristretto). Molto meglio buttarsi su di un tè la mattina e se proprio non potete far a meno, portatevi dei Pocket Coffè che sono molto meglio.
3. Non entrate nel primo ristorante che trovate convinti di stare alla pizzeria sotto casa ma leggete sempre la carta del menù che è affissa fuori dal locale per rendervi conto di cosa andrete a mangiare e a quale prezzo.
4. A meno che non sia necessario, durante il giorno evitate di prendere un taxi: il servizio è carissimo e l’auto affronterà un traffico notevole. Meglio la veloce metrò che vi scorrazza per tutta Parigi con puntualità e precisione.
5. Evita di cadere nella trappola di farsi fare un ritratto dai pittori di strada che si trovano a Place du Tertre a Montmartre. Devi considerarli una sorta di elementi scenografici e tra loro è difficile che trovi un nuovo Lutrec: spenderesti solo tanti euro per avere un banale (e brutto il più delle volte) ritratto del tuo viso.
6. Evita di comprare biglietti della RER e del Metrò singoli: molto meglio i pass giornalieri che ti danno libero accesso a tutti i mezzi pubblici. I pass sono diversi non solo per durata (1,3,5 giorni) ma anche per destinazioni come centro, periferia, aeroporto. Quindi regolatevi.
7. I francesi (e soprattutto i parigini) sono molto altezzosi e formali anche se, a detta di molti, tutto ciò fa parte di una smaccata ipocrisia. Tuttavia meglio essere cortesi ed educati e ricordarsi che non amano sentirsi dare del ‘tu’ soprattutto da un turista sconosciuto.
8. Se vi recate al mercatino delle pulci (Saint Ouen) evitate di comprare iPhone o iPad: non è escluso (anzi tutto il contrario) che siete i destinatari di un vero e proprio ‘pacco’ napoletano.
9. Se volete andare a Châtelet-les Halles tenete presente che il sabato è un giorno sconsigliato. Si riversa una marea di gente e gli spazi del centro commerciale sono davvero angusti per cui si congestionano sempre. Fate attenzione ai borseggiatori che qui (come in altri posti affollati) sono pronti ad agire.
10. Cercate di essere comunque prudenti: non fare jogging serale al Bois de Boulogne; non passeggiate di notte dalle parti di Barbès-Rochechouart, in abito da festa; mangiare un kebab a Pigalle di notte (se lo fate, portate con voi quanto meno del Maloox!); di farvi vedere mentre maneggiate tanti contanti magari sotto la metrò.
11. Possibilmente evitate lo shopping sugli Champs Elysées, dove trovate le solite catene e soliti i grandi marchi che non mancano anche da noi.
12. Possibilmente non comprate la classica miniatura della Tour Eiffel proprio nelle bancarelle che trovate sotto al celebre monumento: pagherete molto di più di quella (identica) che troverete comunque nel negozio di souvenir che si trova in un’altra zona di Parigi.
Esistono delle piccole accortezze che iniziano (indipendentemente dalla lista che può anche essere soggettiva) dal buon senso e dalla umiltà con la quale si affronta qualsiasi viaggio. Dovete tenere presenti che il fatto di pagare (un volo, un hotel, un ristorante ect) non fa di voi i padroni della città e dei luoghi che state visitando ma restate solo degli ospiti (a volte graditi a volte meno) ed è da questo atteggiamento che dovete impostare la vostra ottica per intuire cosa non fare e cosa è possibile, invece, fare.
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