Precisando che un fine settimana è davvero troppo poco soprattutto se non la si conosce, quali possono essere i monumenti di Berlino da vedere nel week end? Una sintetica analisi è davvero ardua, tanto sono le cose che questa città offre ad un turista affamato di sapere.
Berlino non ha un centro storico che raccoglie tutti i monumenti che, invece, sono situati in ogni zona della città anche se possiamo dire che la maggior parte dei luoghi di interesse, sono ubicati ad est della famosa Porta di Brandeburgo e verso i due lati del celebre viale Unter den Linden. La parte ovest invece, si raccoglie nella Ku’damm, dove si trovano molte attrazioni tra cui la preziosa Kaiser Wilhelm Gedächtniskiche. Questi, comunque, i nostri suggerimenti.
La Porta di Brandeburgo (Pariser Platz 1 ) è uno dei monumenti più significativi di Berlino che da oltre due secoli è simbolo della città e suo punto di riferimento. Fino alla caduta del muro rappresentava la divisione della città e i visitatori salivano fino alla sua piattaforma di osservazione, per vedere al di là della Cortina di ferro che emergeva dopo la terra di nessuno che separava la città est da quella dell’ovest.
Dopo la caduta del muro, il monumento è divenuto l’emblema della Germania unita e fu ufficialmente riaperta alla fine del 1989 festeggiata da una immensa folla festante. La porta di Brandeburgo fu eretta alla fine del Settecento e fu ispirata ai Propilei dell’acropoli di Atene e doveva essere una delle diciotto porte previste da Federico Guglielmo II e che avrebbero dovuto valorizzare il viale Unter den Linden, ma in realtà fu l’unica ad essere realizzata.
Domina la porta, un’imponente scultura rappresentante la Vittoria alata che, fu fatta prelevare da Napoleone nel 1806 dopo le guerre franco-prussiane e portata a Parigi come bottino di guerra ma poi ripresa qualche anno più tardi alla caduta dell’impero napoleonico.
Berliner Dom (Lustgarten 1) il duomo della città, i cui lavori terminarono solo agli inizi del Novecento, è il più importante luogo di culto protestante di Berlino e luogo di sepoltura dei reali prussiani degli Hohenzollern. Questo monumento, si richiama totalmente allo stile rinascimentale italiano anche se è stato più volte rimaneggiato. La struttura esisteva già nel 1465 ed ospitava la cappella di Corte ma solo verso la metà del Settecento si iniziò la vera e propria costruzione del duomo che vide termine sotto il kaiser Guglielmo II agli inizi del Novecento.
Danneggiato a causa del conflitto mondiale, rimase chiuso per lavori e riaperto solo nel 1993. Nella cripta del Duomo è sepolta la famiglia reale degli Hohenzollern (oltre 90 tra tombe e sarcofagi) e tra questi, quelli di Federico I e della sua seconda moglie Sofia Carlotta, sono ricoperti da un bagno d’oro.
Tra le altre opere d’arte merita attenzione la fonte battesimale di Christian Rauch e il mosaico di Pietro di Guido Reni. Si può salire per visitare la galleria panoramica dove, a 114 m d’altezza, è possibile godere della vista su Mitte e apprezzare da vicino le decorazioni che lo abbelliscono.
Checkpoint Charlie (Friedrichstrasse, 43) anche se non è un vero e proprio monumento, è impossibile non andare a vedere il più noto punto di passaggio tra la Berlino est e quella dell’ovest che qui poteva avvenire durante il periodo della guerra fredda. Qui un cartello – in inglese, russo, francese e tedesco che fu il simbolo della divisione di Berlino- recitava un monito per chiunque voleva avventurarsi al di là del Muro: ‘you are now leaving the american sector’ ossia state lasciando il settore americano.
E’ un posto che trasmette ancor oggi molte emozioni anche se c’è davvero poco da vedere: la guardiola di legno dentro la quale si doveva obbligatoriamente passare per dirigersi verso il Settore Russo è stata abbattuta ma esiste una ricostruzione che comprende una guardiola americana e una copia della segnaletica di confine.
Le strutture originali sono conservate all’Allierten Museum, nel quartiere di Dahlem, dove sono anche esposte le pietre che segnavano la linea di confine.
Berliner Fernsehturm (Panoramastrasse, 2) è la torre della televisione alta 368 metri ed eretta con l’obiettivo di farne la torre televisiva più alta d’Europa dopo quella di Mosca. Con oltre un milione di visitatori all’anno è sicuramente una delle attrazioni della città. Qui è possibile raggiungere l’altezza di 200 metri in soli 40 secondi e raggiungere la piattaforma panoramica per ammirare la città. La torre offre anche un locale dove è possibile consumare un pasto o anche un caffè, mentre si ruota di 360° ogni mezzora per ammirare nella sua interezza la città e i suoi dintorni.
Picture Gallery (Gemaldegalerie) è un museo di Berlino che si trova nel nuovo edificio nel Kulturforum e custodisce una delle raccolte più significative a livello mondiale, con opere di artisti europei dal XIII al XVIII secolo, quali Botticelli, Raffaello, Mantegna, Lippi, Tiziano, Caravaggio, Antonello da Messina, Van Eyck, Petrus Christus, Dürer, Rubens, Vermeer e Rembrandt. Le sezioni di maggior rilievo presentano opere della pittura italiana dal XIII al XVI secolo, e della pittura fiamminga del XV e XVI secolo.
Monumento alla memoria delle vittime dell’olocausto (Ebertstraße) E’ il monumento che onora gli ebrei vittime del genocidio nazista e che si erge dove un tempo c’era la terra di nessuno che divideva la Berlino est da quella dell’ovest. Qui si trova anche il Centro di Informazione sotterraneo all’interno del quale, in uno spazio di 800 metri quadrati, sono custodite testimonianze e documentazioni originali inerenti alle famiglie che subirono l’olocausto.
Reichstag (Platz der Republik) è il palazzo che ospita il Bundestag, il parlamento federale. L’edificio nasce nel 1884 per volere del kaiser Guglielmo II. L’edificio risulta davvero imponente con quattro ali e due cortili interni e con una cupola sulla quale spiccava la corona imperiale. Più volte danneggiato e quasi distrutto nel 1933 da un incendio, fu restaurato dopo la seconda guerra mondiale e riaperto nel 1961.
E’ stato teatro di eventi fondamentali della storia tedesca dalla proclamazione della Repubblica, alla salita al potere di Hitler, la sua conquista da parte dell’esercito sovietico (famosa è la foto di soldati dell’armata rossa che issano la bandiera con falce e martello a testimoniare la vittoria sul nazismo in una Berlino distrutta nel 1945), fino alla riunificazione della Germania nel 1990. La sua visita è quasi una scelta obbligata: si può salire in cima al palazzo e raggiungere la panoramica terrazza dalla quale si ammira il parco del Tiergarten e parte della città.
Tags: Weekend in Germania Weekend a Berlino