Ravenna, già Capitale italiana della cultura nel 2015, capitale imperiale lo fu davvero agli albori del quinto secolo e, questo fattore, le permise di essere un centro di potere e religioso di primo piano. Le testimonianze di quell’epoca e di quelle successive sono rappresentate da monumenti e chiese che la rendono tutt’oggi una città preziosa dove si sviluppò in modo magistrale, l’arte del mosaico. Per fortuna e nonostante il periodo di decadenza vissuto quando Ravenna cessò di essere capitale imperiale, sono giunti fino a noi dei mirabili mosaici in perfetto stato di conservazione che hanno permesso alla città di essere riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Chi desidera organizzare un percorso alla scoperta di queste testimonianze che hanno reso Ravenna di essere considerata ‘la città del mosaico’, non deve far altro che seguire questi nostri suggerimenti considerando che tutti i più importanti monumenti sono ubicati nel piccolo centro storico, tranne la Basilica di Santa Apollinare in Classe e il Mausoleo di Teodorico.
Non si può assolutamente perdere la visita della Basilica di San Vitale che si trova vicinissima al Mausoleo di Galla Placidia. Non lasciatevi ingannare dall’aspetto esterno dell’edificio che, al pari di altre costruzioni risalenti all’epoca bizantina, sono costruiti con semplici mattoni e non in modo appariscente ma è sufficiente entrare al suo interno per ammirare tutto il suo splendore. Gli splendidi mosaici si trovano solo nell’abside ed è possibile notare la differenza che intercorre nello stile che, in questi, richiama più all’arte orientale. Nel Mausoleo di Galla Placidia i mosaici coprono tutta la superficie interna che si trova interrata di circa un metro e mezzo a causa dell’abbassamento del suolo. E’ necessario attendere che gli occhi si abituino alla penombra per poter ammirare la bellezza delle decorazioni anche se, il vero capolavoro è il mosaico che raffigura Cristo come Buon Pastore e si trova nella lunetta che domina la porta di ingresso.
Anche nel Battistero degli Ortodossi (anche detto Neoniano) conserva dei mosaici che coprono cupola e parte delle pareti e che grazie ad un rialzamento di ben tre metri del pavimento rispetto a quello originale, permette una migliore visione di queste opere d’arte.
C’è solo un mosaico che orna la cupola del Battistero degli Ariani ma merita una visita, così come il bel pavimento dell’abside originale risalente al quinto secolo che si trova nella Basilica di San Francesco.
Ultime due tappe sono quelle dedicate alla visita della Basilica di S.Giovanni Evangelista dove si possono ammirare i mosaici originali del pavimento che ora sono disposti lungo tutto il perimetro e la Domus dei Tappeti di Pietra, trovata casualmente nel 1993 a seguito di lavori per la realizzazione di un garage. Oggi è possibile visitare diversi ambienti decorati a mosaico che sono giunti fino a noi.
Le tradizioni e le tecniche di un tempo sono tuttora realizzabili da mastri artigiani come la Edilpietra Srl che opera nella costruzione di mosaici, muri in pietra e pavimentazioni, ideali per il vostro giardino e il vostro terrazzo.
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