Quali sono i più bei quartieri della città? E cosa sono gli Arrondissement? Allora dovete sapere che Parigi è divisa in venti arrondissement che sono distretti amministrativi autonomi ognuno dotato del proprio comune (mairie) e con il proprio sindaco. A livello topografico, gli arrondissement si svolgono a spirale sul territorio della città, a partire dal suo centro geografico fino alla periferia, che separa Parigi dai comuni limitrofi. Gli arrondissement non sempre corrispondono ad un unico quartiere, ossia ad un’area caratterizzata da un’entità storica e culturale propria per cui, un quartiere può ospitare anche più di un arrondissement. Una ideale suddivisione della città è data dalle due rive della Senna: la rive gauche e la rive droite che spezzano in due parti la città che nettamente si distingue per caratteri architettonici e culturali. La riva destra a nord, è il centro economico, politico e finanziario di Parigi, quella sinistra a sud, è quello culturale e romantico. Dopo questa doverosa spiegazione noi di weekenda abbiamo scelto per voi i quartieri più belli che vi proponiamo.
Marais.
E’ quasi un obbligo fare un giro per il delizioso quartiere del Marais che annovera una delle piazze più belle di Parigi, Place des Vosges. Era anticamente una zona acquitrinosa (marais significa palude) ma a partire dal XII secolo iniziò la sua edificazione che vide il suo massimo sviluppo tra il XVI e XVII secolo. Oggi è conosciuto per essere molto frequentato dalla comunità gay, che ha in questo quartiere i suoi locali più importanti. Tuttavia questo è soprattutto il quartiere ebraico. Se andate a Rue des Rosiers troverete una serie di pasticcerie e ristoranti tipici, con molti venditori di falafel e tutt’intorno una serie di stradine in cui si respira ancora l’atmosfera d’un tempo, diversa dalla calma di altre zone del quartiere.
Il Marais si estende nel 3° e 4° Arrondissement e da visitare con calma sono la già citata Place des Vosges, uno dei luoghi più deliziosi di Parigi, edificato secondo il modello della ‘piazza chiusa’, circondata completamente da palazzi realizzati secondo un progetto e uno stile univoci. Oggi, è un luogo incantevole con al centro un giardino in cui è piacevole fermarsi a leggere o a discutere nelle giornate di sole e tutt’intorno dei portici con negozi d’antiquariato, gallerie d’arte e qualche cafè. Vi ci porta la Metro: St. Paul (linea 1); Bastille (linea 1, 5, 8).
Altro luogo imperdibile è il Centre Pompidou, non lontano dal vecchio mercato delle Halles, capolavoro da non perdere. L’edificio prende il nome del presidente George Pompidou che alla fine degli anni ‘60 volle dare alla capitale francese un centro culturale in cui potessero incontrarsi le molteplici manifestazioni della produzione artistica contemporanea. Il palazzo che ospita il Centro Pompidou venne costruito negli anni ’70 su progetto di Renzo Piano e dell’inglese Richard Rogers che progettarono una costruzione innovativa il cui risultato è un palazzo sulla cui facciata si trovano scale mobili e grossi tubi colorati di rosso, il blu, il giallo e il verde, ciascuna delle quali contraddistingue un diverso contenuto delle guaine: il blu per l’aria, il verde per il liquidi, il giallo per i cavi elettrici e il rosso per le vie di comunicazione.
Montmartre.
La collina sulla quale sorge Montmartre fino agli inizi del XIX secolo aveva l’aspetto di un villaggio costellato di mulini e rigogliose vigne. Poco dopo la sua annessione a Parigi nel 1860, la butte diventa la dimora preferita di numerosi pittori che si impossessano della terre libre des artistes, facendone un luogo vivace e ricco di fascino. Qui vissero Renoir, Picasso, Toulouse-Lautrec e soprattutto Suzanne Valadon e Maurice Utrillo, madre e figlio, che, forse, sono tra coloro che hanno incarnato al meglio lo spirito del quartiere. E’ da qui che nel Marzo 1871, prende le mosse la Comune di Parigi, il primo tentativo di governo della classe operaia che fallirà dopo cento giorni di combattimenti eroici e sanguinosi.
Il quartiere è oggi una delle maggiori attrazioni turistiche di Parigi, pieno di ristoranti e negozi di souvenir e ha ormai in gran parte perso la sua autenticità. Ci sono, però, ancora delle strade che conservano il fascino di un tempo, come rue St. Vincent e rue Lepic. Le fermate del metro che vi permettono l’accesso al quartiere sono diverse : Anvers, Abbesses, Pigalle, Blanche e Lamarck-Caulaincourt. Tutto dipende naturalmente da quale punto della collina volete raggiungere. Per arrivare alla basilica del Sacro Cuore, bisogna scendere ad Anvers (linea 2) e prendere rue Steinkerque e scegliere se salire a piedi o se prendere la funicolare. Il quartiere di Montmatre si estende nel 18° arrondissement.
Quartiere Opéra.
Siamo in uno dei quartieri più movimentati della città, quello del commercio e della finanza. Infatti qui troverete i grandi magazzini storici di Parigi, come le Galeries Lafayette e i Printemps e numerose banche. Eppure, le stradine del quartiere conservano ancora lo spirito popolano di un tempo quando la zona era abitata da gente semplice ed operai. Caratteristici in questa zona, sono i ‘passage’ ossia delle passeggiate coperte con negozietti di artigiani, risalenti in gran parte al XIX secolo, che permettono di fare anche dei lunghi tragitti, al coperto, passando da una galleria all’altra. Il quartiere Opera si estende nel 2°, 8°, 9°, 10° Arrondissement. Da visitare è sicuramente il teatro dell’Opera di Parigi, realizzato tra il 1860 e il 1875, in uno stile eclettico battezzato ‘Napoleone III’. Il teatro si erge maestoso nella piazza omonima e propone soprattutto balletti. Il monumento è visitabile quando non sono in corso le prove si può vedere anche la sala del teatro con il bel dipinto di Chagall. Per arrivarci si prende la Metrò: Opéra (linea 3, 7, 14); Auber (RER A).
Altro punto di interesse è la Madeleine, un neoclassico parigino racchiuso in una magnifica chiesa nata nel 1764 ma successivamente modificata di struttura e di funzione in quanto Napoleone volle trasformarla in un tempio laico dedicato alla celebrazione del suo esercito, la Grande Armée, dandole la forma di un tempio greco e successivamente venne di nuovo e definitivamente riconvertita in chiesa. La fermata Metrò/RER è quella di Madeleine Auber.
Quartiere latino
E’ uno dei quartieri più famosi di Parigi dove troverete fast-food,brasserie, piccoli caffè, franchising d’abbigliamento, librerie specializzate, negozi di vinile, bistrot… insomma un quartiere in cui si affiancano cultura e consumismo. La riforma haussmanniana ha toccato solo marginalmente quest’area con la creazione dei boulevard St. Michel e St. Germain, il che ha lasciato alla zona l’aspetto urbanistico di un tempo, con piazzette e piccole viuzze. Il nome deriva dalla funzione storica del quartiere, quella di centro di studi in quanto sin dal XII secolo, ha sede l’università. E’ questo il quartiere degli studenti, quelli che un tempo parlavano latino e da qui il nome.Il quartiere latino si estende nel 5° Arrondissement.
Da non perdere è Saint Michel, il punto della movida del quartiere. Infatti, provenendo dall’île de la cité, non potrete non notare la grande fontana omonima che sorge al centro del boulevard St. Michel e che è sempre piena di ragazzi che lì attendono gli amici. Attraversate il boulevard e vi troverete in un dedalo di viuzze (rue de la Huchette, rue de la Harpe, rue du Chat-qui-pèche e rue Saint Séverin) che sono costellate di ristoranti turistici, greci o francesi. Da visitare anche la gotica chiesa di Saint Séverin, dell’anno Mille. Fermata Metro: St. Michel (linea 4; RER B).
Panthéon
Non si può non visitare il luogo dedicato alla memoria degli uomini e delle donne che hanno segnato la storia francese a partire dalla Rivoluzione, dove dall’altro del suo colonnato, si può scoprire una vista unica di Parigi a 360°. Per arrivarci Metrò Cardinal Lemoine e RER Luxembourg.
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