Uno pensa che la Basilicata non è terra attrattiva. Sbagliatissimo! Provate a percorrerla dal Tirreno allo Ionio (ci hanno fatto pure un film) passando il Parco Nazionale del Pollino, la Val d’Agri e il parco di Gallipoli Cognato e vi renderete conto di quanto possa sorprendervi questa regione.
Non solo Maratea che offre scorci panoramici su Acquafredda, Cersuta e Fiumicello. Ma non va persa l’occasione per visitare i resti del castello di Castrocucco e della sua torre Caina, a picco sul mare. E cosa dire di Trecchina con il suo centro circondato da nobili palazzi con portali in pietra?
Lauria, Castelluccio ed il Parco Nazionale del Pollini dove perdersi in nuance di colori che dipingono fedeli l’anima di questa terra e, magari fermarsi a vedere il Museo Naturalistico e Paleontologico a Rotonda, per immergersi ancor più profondamente in un remoto passato. Il viaggio prosegue per Sant’Arcangelo, nel cuore della Val D’Agri e poi per Aliano, paese di calanchi dove Carlo Levi trasse lo stimolo per scrivere ‘Cristo si è fermato ad Eboli’ e poi giungere a Guardia Perticara ed ammirare uno dei borghi più belli d’Italia. Continuando verso Stigliano si trova un mix tra il paesaggio quasi selenico dei calanchi e quello dolomitico del panorama che si apre a nord fino a terminare il percorso a Montalbano Ionico dopo aver attraversato Craco, il paese fantasma.
Inizia con la sagra del Fagiolo e della Melanzana DOP un percorso enogastronomico in Basilica, terra de "L’a Pitu e la Rocca".
La sagra dell’Abete e il Carnevale di Paglia di antiche origini sono ospitati ogni anno a Viggianello, mentre a San Severino Lucano si onora la Madonna del Pollino con una suggestiva e toccante processione dal sapore popolare che in giugno porta la statua della Vergine sul monte per poi riportarla in paese in settembre.
Tante le curiosità gastronomiche che meritano di essere conosciute e una di queste è quella dei peperoni cruschi, che vengono celebrati a Senise durante una kermesse dove è possibile assaporare i croccanti protagonisti di questa sagra.
Merita una particolare conoscenza il Grottino di Roccanova, un vino DOC che si può assaporare sia a Roccanova, terra della sua produzione, che in altri luoghi della regione.
In Basilica c’è anche una gustosa Sacra del Pecorino DOP che si tiene ogni anno a Filiano.
Nel nord della Basilicata una piacevole scoperta è quella di un percorso turistico che permette la visita di borghi medioevali che sorgono all’interno di vigneti ed uliveti che caratterizzano il territorio. E’ qui che nasce l’Aglianico del Vulture, un vino DOCG che è il fulcro di una famosa manifestazione itinerante. Questa è una terra permeata da sapori e piacevoli scoperte architettoniche ed archeologiche che si ritrovano confuse tra morbide colline e puliti corsi d’acqua. Qui troviamo Barile, paese le cui origini albanesi rimangono intatte tuttora negli usi e costumi di questo posto aggrappato su di un costone del Monte Vulture dove, scavate nel tufo, troviamo le cantine del Parco Urbano ancora utilizzate; Aglianico che viene prodotto anche a Rionero in Vulture, dove si trova anche il Museo di Storia Naturale e l’Abbazia di San Michele.
Interessante perché di bellezza abbagliante è la Chiesa di San Donato a Ripacandida, all’interno della quale c’è un meraviglioso ciclo di affreschi di scuola lucana.
Imperdibile il Castello di Lagopesole che domina l’intera valle ed è uno dei più bei castelli federiciani in sud Italia; mentre tipiche sono le Palmenti, grotte scavate nel tufo all’ingresso di Pietragalla. Notevole borgo, tra i più belli d’Italia anche quello di Acerenza, la città cattedrale così apostrofata per via del Duomo di ispirazione romanica che fa parte del paese.
Da non perdere la visita di Venosa, città del poeta latino Orazio, un altro paese facente parte dei Borghi più belli d’Italia per via della preziosa architettura che si evince nell’abbazia della Santissima Trinità con annessa chiesa dell’Incompiuta, il parco archeologico romano, il castello di Pirro del Balzo sede del Museo Archeologico, insieme alla Cattedrale, la Casa di Orazio e il sito paleolitico di Notarchirico.