Piccola, raccolta e soprattutto verde: questa è l’Umbria. La regione si caratterizza per il fatto di essere al centro della penisola, incastonata come uno smeraldo dove ogni tonalità di verde dipinge colline, prati e zone boschive. Ogni paesino che possiamo visitare è a sua volta un prezioso gioiello dove le mura medioevali ancora sono fieri testimoni di uno storico passato. Innegabile la bellezza che troviamo a Perugia, Gubbio, Todi, Assisi, Spoleto, Foligno, Trevi, Marmore, Castelluccio, Clitunno, Norcia, Carsulae: ognuna delle quali ha la sua nitida personalità che ammalia il visitatore.
Pare indissolubile il rapporto che intercorre tra l’Umbria e la cristianità. Questa terra ha visto essere calpestata dal Santo di Assisi, quel Francesco che si spogliò di tutti i suoi beni materiali per abbracciare una fede che lo avvicinava a Dio ed al Creato. Ma è terra anche di Santa Chiara, di Santa Rita da Cascia e di San Benedetto da Norcia che tante tracce hanno lasciato del loro passaggio. In questi territori rigogliosi di natura, anche il Cielo pare essere più vicino all’uomo e lo ritrovi nei silenzi di Conventi ed Abbazie, negli Eremi e nelle Chiese che qui non sono solo luoghi di culto. E’ particolare il rapporto che l’Umbria ha con la religione anche ai giorni d’oggi dove il visitatore può assaporare la serenità e la pace di un mondo che appare come immobile e fuori dai frenetici ritmi di una società sempre meno presente alle necessità dell’essere, spodestata com’è da quella illusoria e fittizia dell’apparire e dell’avere.
E’ l’Umbria, una terra dove si mangia bene. C’è solo l’imbarazzo della scelta su cosa mangiare da queste parti. Dal prelibato tartufo nero celebrato in quasi tutte le zone dove trova terra fertile per nascere e proliferare fino ad arrivare alla kermesse di ogni tipo di insaccato che da qui, ha preso la via della sua produzione e vendita. E’ sufficiente pensare che i norcini sono così chiamati in tutta Italia per il semplice fatto che i venditori di prosciutti ed insaccati provenivano in gran parte da Norcia, dove avevano appreso l’arte di preparare queste delizie dopo averle conciate con aromi le cui miscele, spesso, erano un segreto che si tramandavano di generazione in generazione.
Le famose salsicce di carne di cinghiale, quelle di maiale, il prosciutto crudo di Norcia, i tipici cojoni di mulo (non fatevi ingannare dall’equivoco nome) e i salumi, componevano il panorama di quei sapori così gustosi ed apprezzati che riempivano panini e tavolate. Ma in Umbria c’è anche un favoloso olio extravergine d’oliva molto apprezzato per il suo aroma, formaggi delicati come la ricotta salata, morbide caciotte e pecorini saporiti , le celebri lenticchie di Castelluccio e, ovviamente il re della tavola, il tartufo.
Cuochi stellati provengono da questa regione dove hanno appreso i rudimenti di una gastronomia decisa che sazia lo stomaco ed intenerisce il palato, a testimonianza che qui la cucina è davvero slow perché va degustata e non solamente consumata.
L'Umbria è terra di sagre che si rincorrono l'un l'altra tutto l'anno. Non c’è paese e cittadina che non celebri la sua sagra all’interno della quale si svolge sempre un mercatino e degli eventi collaterali che sono organizzati a favore dei turisti che ben volentieri partecipano a queste kermesse. Alcune sagre che si svolgono durante l’anno sono: La storia de templari raccontata a San Bevignate; Subasio con gusto a Spello; Sweet Torgiano a Torgiano; la festa del Tulipano a Castiglion del Lago; BioUmbria-Art a Perugia; Sagra della Polenta a Viepri; Sagra delle Merangola a Piana; la Sagra dell'Acciaccata a Fornole; la Festa del prosciutto a Pianello; la famosa corsa dei Ceri a Gubbio; la sagra del Tartufo a Norcia; la sagra del cioccolato a Perugia. Ce n’è di che riempire la propria agenda per trascorrere un week end alla ricerca di sapori, gusti, divertimenti, cultura, gastronomia, mercatini perché l’Umbria vuole assicurare a tutti ogni tipo di interesse.