Questo week end offre la possibilità di visitare Barcellona per tre intensi giorni. Ovviamente sarà necessario concentrare l’interesse su alcune visite stabilite in anticipo proprio per evitare l’inutile perdita di tempo di cosa vedere. Gli itinerari che proponiamo sono altamente schematizzati e pubblicati per darvi un’idea di cosa suggeriamo di vedere, senza dilungarci in quelle che sono le spiegazioni relative di ogni luogo da noi indicato e che potrete trovare facilmente in rete laddove voleste approfondirlo.
1°giorno:
Plaza de Catalunya-Las Ramblas- Barrio Gotico - Santa Maria del Mar - El Born.
2°giorno:
Santa Creu i sant Pau - Sagrada Familia - La Pedrera - Casa Battlò - Parc Guell.
3°giorno:
Montjuic - Poble Espanyol - Fontana Magica
Vorrei avvertire i vostri lettori di un imbroglio purtroppo molto diffuso nelle strade di Barcellona. Funziona in questo modo. Un ragazzo si avvicina chiedendoti indicazioni per un'attrazione famosa, ad esempio la Sagrada Familia o il Museo Gaudì o altro ancora. Mentre gli stai spiegando la strada o dicendo che non lo sai, un paio di tizi si avvicinano presentandosi come agenti di polizia in borghese esibendo un documento di identificazione simile a quello della polizia. Successivamente domanderanno se, per caso, conoscevi il ragazzo che ti aveva fermato per chiederti indicazioni, spiegandoti che lo stavano seguendo perché sospettato di traffico di droga e che ora sei un testimone. Per questa ragione domanderanno di vedere i tuoi documenti, ma mentre stai prendendo il portafogli dalla tasca o dalla borsa ti aggrediranno e ti ruberanno borsa, passaporto o qualsiasi cosa su cui riusciranno a mettere le mani. Per questa ragione diffidate sempre e di tutti e non fermatevi mai a parlare con persone che non conoscete e qualora qualcuno inizia a domandare qualcosa, rispondi solamente ‘scusa, non lo so’ e allontanati più in fretta possibile per scansare il pericolo.
Remo
Cara redazione, a proposito della sicurezza a Barcellona volevo dire la mia. Io non posso credere che al tempo in cui viviamo, esistano ancora delle persone che vengono attratte da truffatori del gioco delle tre carte. Sulla Ramblas non è raro (a me è capitato tantissime volte) vedere un tizio che, insieme ai suoi compari, attrae qualche sprovveduto turista per truffargli del denaro con il presunto gioco di abilità. A Barcellona ora, non lo fanno più con le carte ma con un pisello. Questo viene nascosto sotto ad una delle tre tazzine che sono messe alla bene e meglio su di un precario banchetto volante dove il truffatore si esibisce. Ovviamente il gioco consiste nello scoprire sotto quale tazzina l’uomo abbia celato il pisello. La storia è nota. La banda si compone del tizio che conduce il gioco che inizia a farlo alla presenza di un certo numero di persone (ovviamente tutti complici) e, ovviamente, perde sempre in quanto lo scommettitore di turno riesce ad individuare la tazzina che copre il pisello. Il turista sprovveduto si aggrega al gruppo e pur non scommettendo, gioca a cercare di individuare la tazzina coprente e sempre, dico sempre, riesce nell’intento. Vedendo altri giocare e vincere (ignorando che trattasi di complici messi a fare scena per rendere realistica la trappola), a quel punto azzarda la sua scommessa. Ma evidentemente questa non riuscirà ad essere vincente in quanto la rete si è chiusa sul turista in trappola che non potrà neppure lamentarsi, stretto come sarà, tra la cerchia dei compari del truffatore che lo intimidiranno dicendo che tutto si è svolto regolarmente. Quello che non capisco è come questo pacchiano trucco, conosciuto e stranoto per essere stato ampiamente diffuso e tra l’altro anche vecchio, possa ancora accalappiare sprovveduti che, con il miraggio di vincere facilmente, si vedono depredati dei loro soldi. Vero è il detto ‘chi causa il suo mal, pianga se stesso’ ma è anche inverosimile il fatto di cadere nel trappolone nel pieno centro di Barcellona, anziché visitare le sue bellezze.
Paola J.
Memore di molti soggiorni a Barcellona volevo dire la mia a proposito del mangiare. Per un pasto completo, meglio andare in un ristorante oppure in una più modesta trattoria ma se economicizzare, molti bar offrono l'opportunità di consumare qualcosa, come i bocadillos che sono dei panini imbottiti. A Barcellona trovate anche birrerie, taverne, snack bar e cantine dove si può mangiare a buon mercato magari scegliendo il ‘Menu del Dia’, che è un'istituzione nazionale. A prezzo fisso è offerta una scelta di sei antipasti e primi piatti, in genere sono una paella o un piatto di pasta o un'insalata o una zuppa mentre il secondo sarà pollo o una bistecca piccola, o pesce, servito con patatine fritte o patate e verdure del giorno. Potrete trovare anche certi ristoranti che offrono un ‘menu del noche’ sempre con diverse portate. Tenete presente che a Barcellona l'acqua del rubinetto non è molto buona. Non sempre il prezzo del menù del giorno include Iva, pane, acqua per cui è bene informarsi prima.
Spartacus
Queste sono le impressioni che sono arrivate al nostro sito da parte di nostri lettori che hanno seguito il suggerimento dell’itinerario proposto. Se anche voi volete commentare, inviateci una mail a: commenti@weekenda.it
Tags: Weekend in Spagna Weekend a Barcellona