Questo week end offre la possibilità di visitare Berlino per cinque giorni. Ovviamente sarà necessario concentrare l’interesse su alcune visite stabilite in anticipo proprio per evitare l’inutile perdita di tempo di cosa vedere. Gli itinerari che proponiamo sono altamente schematizzati e pubblicati per darvi un’idea di cosa suggeriamo di vedere, senza dilungarci in quelle che sono le spiegazioni relative di ogni luogo da noi indicato e che potrete trovare facilmente in rete laddove voleste approfondirlo.
1°giorno:
Alexanderplatz, Galeria Kaufhof, Torre della televisione, fontana del Nettuno, Rotes Rathaus, Hackesche Höfe, Blindenwerkstatt Otto Weidt Museum, Museumsinsel, Hackescher Markt.
2°giorno:
Castello di Charlottenburg, Wittenbergplatz, Tauentzienstraße, Kurfürstendamm.
3°giorno:
Schlossbrücke, Unter den Linden, Staatsoper , Università Humbold, Gendarmenmarkt, Friedrichstrasse, Porta di Bradenburgo, Reichstag, Holocaust memorial, Potsdamer Platz, Checkpoint Charlie.
4°giorno:
Potsdam, Reichstag, Breitscheidplatz, Charlottenburg, Sony Center, Nikolaiviertel
5°giorno:
Pergamon Museum, Neue Synagoga.
Volevo produrre la mia testimonianza su un viaggio effettuato a Berlino. Ho riscontrato che parecchi esercizi di qualsiasi tipo (negozi ma anche ristoranti) hanno difficoltà ad accettare il pagamento con carte di credito o debito che utilizziamo noi in Italia. E’ sempre meglio quindi prevedere di portare con se del denaro contante per non avere problemi. Loro accettano una carta speciale che viene rilasciata in Germania e si chiama EC-Karte che si ottiene solo richiedendola in una qualsiasi banca tedesca. Datevi una regolata per non rimanere scottati come è avvenuto a me.
Jacopo
E la mancia? Da noi si usa lasciare una mancia a nostra discrezione e che solitamente lasciamo sul tavolo dopo aver ricevuto il resto se vogliamo premiare in qualche modo un servizio che ci ha lasciati soddisfatti. A Berlino (ma vale per tutta la Germina) si deve considerare come obbligatorio aggiungere al conto che viene presentato, una mancia del 10% del totale così, quando il cameriere comunicherà il conto, bisognerà dirgli quanto vogliamo che si tenga per se in modo da applicarlo sul conto totale, in modo da non lasciarlo sul tavolo che rappresenterebbe una cattiva forma di educazione. Ed è bene anche sapere che i camerieri, di solito, ci chiedono se vogliamo pagare tutto insieme oppure individualmente in quanto è usanza che ci sia la possibilità di regolare ognuno la sua parte direttamente. Quindi, non stupitevi.
Luisa
Mi interesso di gastronomia e, andando a Berlino, ho avuto modo di conoscere le specialità locali che voglio raccontare per aggiungere qualcosa ai vostri suggerimenti. Non è un mistero per nessuno che la dominatrice assoluta da queste parti sia la carne e, nello specifico, la salciccia che chiamano wurst. Ma quello che noi è semplicemente un wurstel, qui è qualsiasi insaccato. Può trattarsi del weisswurst, tipico del sud della Germania bianco e grasso, oppure il mettwuest dal tipico aroma affumicato, oppure il thuringer da fare arrosto. I wurstel possono essere acquistati presso i wurstchenbuden, i tipici chioschi che si trovano in ogni angolo di strada e sempre aperti. Wurstel che vanno accompagnati o con i sauerkraut (i crauti in salamoia) oppure con le kartoffel, ossia le classiche patate che però possono essere preparate in molte maniera: a insalata (kartofellsalat) oppure alla brace (bratkartoffelln) o anche le tradizionali pommes frites, le patatine fritte. Qui a Berlino il piatto più famoso è l’Eisbein che è una pietanza composta da pezzi di maiale bolliti o serviti in salamoia ed accompagnati con crauti o con wurstel o anche con delle polpette bollite. Altro piatto tradizionale è lo stufato di carne presentato insieme a delle verdure, il bandenburgischer rindfleischtopf che viaggia in compagnia con gli spreewälder gurken che sono cetrioli messi in salamoia nei barili o consumati freschi. Se volete gustarvi il dolce in tutta calma potete sposare il rito tedesco del kafee und kuchen, ossia caffè e torta da gustare di pomeriggio seduti in un bar.
Leo ‘Gordon’
Da sempre appassionata di teatro, ho approfittato di un week end a Berlino per andare a visitare il Brecht-Weigel-Gedenkstätte (Chausseestraße 125) ossia la casa di Bertold Brech oggi diventata museo formativo. E’ stata per me una grande emozione arrivare nell’abitazione di questo drammaturgo che si trova proprio nelle vicinanze di quello che era il suo teatro, il Berliner Ensable. L’arredamento interno è quello originale e adorna l’ufficio, la sua ricca biblioteca e la piccola camera da letto. Molti sono pezzi di origine cinese e tutto è stato lasciato com’era. Si possono vedere ancora il suo berretto ed il cappotto appesi alla porta. Al piano sottostante, invece, c’è la casa vissuta da sua moglie che era l’attrice Helene Weigel che continuò ad abitarla fino al 1971. Se chiamate in anticipo, potete informarvi su quando sono previste le visite in inglese (non esistono purtroppo audio guide in italiano). Al seminterrato funziona un piccolo ristorante che propone piatti austriaci preparati seguendo le ricette della moglie di Brecht. L’entrata (possibile anche di domenica) costa solo 3 euro e la fermata della UBahn è quella di Orianenburger Tor.
Ninfa 77
Queste sono le impressioni che sono arrivate al nostro sito da parte di nostri lettori che hanno seguito il suggerimento dell’itinerario proposto. Se anche voi volete commentare, inviateci una mail a: commenti@weekenda.it
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