Tiziano Vecellio (1490- 1576 ca.) è uno dei maggiori protagonisti della pittura italiana del Cinquecento e grande interprete della cultura rinascimentale veneziana.
Partendo dalla pittura tonale e dalla funzione costruttiva del colore appresi dal suo maestro Giorgione, Tiziano sviluppò nella sua lunga carriera una evoluzione artistica continua e di altissimo livello. Componente principale del suo stile è il colore con il quale seppe rendere inimitabili effetti di profondità e di intensità. Nelle sue ultime opere la resa degli effetti di luce giunse ad anticipare le conquiste dell’Impressionismo.
1. Venere di Urbino (1538) Firenze, Uffizi
Dipinta per Guidobaldo della Rovere, la Venere di Urbino rappresenta uno dei più celebri modelli di allegoria matrimoniale e di raffinato erotismo. La simbologia riferita a Venere, come il mirto sul davanzale e il bouquet di rose si intreccia con i riferimenti più realistici come le ancelle che estraggono dal cassone nuziale le vesti della signora.
2. Il miracolo del neonato. (1511) Padova, Scuola del Santo.
L'opera fa parte del ciclo di affreschi eseguiti da Tiziano nel 1511 per la Scuola del Santo di Padova. Narra il miracolo di un neonato che prende la parola per scagionare la madre ingiustamente accusata di adulterio. La storia di pacificazione con protagonista Sant'Antonio è un'allegoria politica della riconciliazione tra Padova e Venezia dopo gli scontri del 1509.
3. Incoronazione di spine (1542 e il 1543) Parigi, Musée du Louvre.
L'Incoronazione di spine è uno dei più importanti e drammatici capolavori della maturità di Tiziano. Alla composizione dinamica di impronta manieristica si aggiungono componenti di forte impatto espressivo caratteristici dell'ultimo periodo del pittore veneto. La pennellata tende a dissolvere la materia e rende indefinite le forme, i toni cromatici si fondono e le figure emergono dall'oscurità, rischiarate a tratti da bagliori improvvisi di luce.
4. L’imperatore Carlo V (1548) Madrid, Il Prado.
Il dipinto del Prado è uno dei ritratti equestri più conosciuti al mondo e celebra la vittoria di Carlo V contro i protestanti tedeschi a Mühlberg. Notevole è la resa della situazione emotiva del sovrano, sicuro e determinato nella sua armatura lucente, ma già segnato e indebolito dalla malattia. Il cavallo scuro e le luci fosche del paesaggio sembrano alludere al declino incombente dell'impero.
5. Il concerto campestre. (1510-11) Parigi, Louvre.
Uno dei più affascinanti dipinti del Cinquecento veneziano, il Concerto campestre, stato a lungo tempo oggetto di dibattito per l'attribuzione a Giorgione o a Tiziano. La scena è centrata sul tema della musica intesa come armonia perfetta tra cultura, umanità e natura. La composizione pittorica è quindi il risultato, appunto armonico, di rapporti equilibratissimi di forme, luci e colori .
6. Noli me tangere. (1511 ca.) Londra, National Gallery
Il Noli me tangere appartiene alla fase giovanile di Tiziano, quando il pittore veneto risente ancora dell'insegnamento del suo maestro Giorgione da Castelfranco. I personaggi della scena evangelica sono perfettamente inseriti nel paesaggio e caratterizzati da dinamismo e resa plastica, vivacizzati dalla forza espressiva del colore.
7. Venere allo specchio (1555 ca.) Washington, National Gallery
Tra le numerosi immagini di Venere dipinte da Tiziano, questa è sicuramente autografa ed è rimasta in casa del pittore fino alla sua morte. Rappresenta uno dei risultati più alti per la resa degli effetti tattili ottenuta attraverso i colori. Nella gamma dei colori caldi, rischiarati dalla luce, viene suggerita la tenerezza degli incarnati, il tocco soffice del bordo di pelliccia, la superficie del velluto e la morbidezza della seta.
8. La zingarella. (1512) Vienna, Kunsthistorisches Museum
Questa dolcissima interpretazione della Madonna col Bambino fa parte della produzione giovanile di Tiziano e risente dell'insegnamento di Giorgione e di Giovanni Bellini. E' detta "zingarella" per via dei capelli neri e della carnagione ambrata della Madonna. La composizione piramidale è tipicamente rinascimentale, mentre l'atmosfera malinconica che lega le figure al paesaggio appartengono alla tradizione pittorica veneta.
9. Amore sacro e Amore profano. (1514-15) Roma, Galleria Borghese
E' il capolavoro più alto dell'opera di Tiziano. Si tratta di una raffinatissima allegoria matrimoniale in cui si allude alla riconciliazione. Il quadro è infatti legato ad una travagliata vicenda famigliare in cui lo sposo Nicolò Aurelio, esponente del Consiglio dei Dieci, aveva fatto condannare a morte il giurista Bertuccio Bagarotto, padre della sposa. Il matrimonio avrebbe dovuto riavvicinare le due famiglie.
10. L’Assunta (1516-18) Venezia, Santa Maria Gloriosa dei Frari
La grande pala d'altare dell'Assunta, commissionata a Tiziano nel 1516 per l'altare maggiore della chiesa veneziana dei Frari colpisce dall'ingresso nella chiesa, soprattutto per la forza dei colori, che prorompono nel dipinto come una grande fiammata. La scena è caratterizzata da forte dinamismo e da sapienti effetti di luce in cui si passa dalla sfera luminosa in alto ad effetti di controluce e di penombra soprattutto nella parte bassa del quadro.
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