Weekend a Canossa

Di castello in castello a spasso nel tempo. Un tuffo nel passato lungo un weekend.

Canossa

Chi ama le passeggiate per castelli, una meta imprescindibile è quella di Canossa, sono numerosi i luoghi suggestivi da esplorare per un tuffo nel passato. La rievocazione medioevale è resa ancor più efficace grazie ai restauri e i recuperi dei castellacci, un lavoro che ha lasciato inalterate le antiche architettura riportandone tuttavia alla luce gli antichi splendori.

Tanto per cominciare la suggestiva fortezza di Rossano, capace di rapire e meravigliare, è sicuramente una di quelle attrazioni che non si possono assolutamente perdere.

Curato in tutti i particolari, spesso questo castello ospita splendide mostre, splendide tanto quanto il panorama che circonda la fortezza stessa: uno spettacolo da ammirare sia all’esterno che dagli smerli della struttura, per un colpo d’occhio che si perde nell’orizzonte e lascia spazio all’immaginazione.

Magico, quasi incantato è lo spettacolo a cui si può assistere quando nei giorni di nebbia il castello emerge praticamente dal nulla; è decisamente una delle fortezze del comprensorio reggiano ed è molto facile da raggiungere, nonostante le indicazioni stradali non sempre proprio precise. La torre di Rossenella, che si erge a poca distanza dal castello, non sempre è accessibile ma dopo i lavori di restauro si sono fatte più frequenti anche le occasioni per potervi accedere. Salite le scalinate ci si trova letteralmente in una gabbia posta alla sommità del mastio da cui è possibile ammirare il paesaggio. Discesi nuovamente,  è tempo di tornare in macchina e trasferirsi in un’altra splendida rocca, quella di Canossa, forse la più famosa e prestigiosa del territorio di Reggio Emilia, di cui tuttavia rimangono solo poche rovine. Dista solo a tre chilometri da quello di Rossena.

Ciò che colpisce maggiormente è il paesaggio che si può osservare una volta saliti sulla vetta del monte, lì dove sorgono le antiche mura e le pietre raccontano una storia antica. Si scende per poi visitare il museo che si affaccia sul piazzale dove è possibile parcheggiare senza difficoltà. Soddisfatti della visita, è tempo di nutrire anche le membra: nella terra matildea si può scegliere tra numerosi locali e trattorie che servono prodotti tipici di altissima qualità, un fattore non proprio secondario per una visita completa ed appagante. Da assaggiare assolutamente è la pancetta di Canusina, un insaccato speziato che viene prodotto con la pancia fresca del suino ed è spesso impiegata per condimenti e piatti tipici; non a caso questo salume è certificato come Prodotto Agroalimentare Tradizionale.

Una casa del Tibet nascosta tra i borghi reggiani

Canossa

Dove non ti aspetti, immersa nella storia e nella tradizione delle terre di Canossa, si cela la Casa del Tibet, a Votigno, un borgo caratteristico che si visita tutto in soli dieci minuti. Questo luogo prende il nome dai monaci e dai buddisti che spesso si possono osservare in preghiera e meditazione. Il piccolo borgo è accogliente e pieno di statue che richiamano il Tibet e di tanto in tanto è possibile imbattersi in una sorta di pietre miliari su cui sono riportati pensieri e riflessioni, come “la mano che aiuta è più sacra della bocca che prega”, oppure “amare vuol dire dare la liberta”.

Il borgo sorge a pochissimi minuti dalle rovine di Canossa e merita davvero tanto farci una passeggiata. Nella piazzetta della Casa del Tibet si trova poi una sorprendente scacchiera ed è proprio con la meraviglia negli occhi che ci si approccia a questo luogo magico che va vissuto a pieno con tanto rispetto e serenità.

Il miglior modo per vivere le terre di Canossa, luoghi ricchi di storia e tradizione è sicuramente quello di lasciarsi andare e farsi coinvolgere dall’atmosfera. In questi luoghi si dipana una fitta rete di sentieri che collegano le aree architettoniche medioevali alle zone naturalistiche e non a caso uno dei più importanti percorsi escursionistici sorge proprio qui ed è ribattezzato “sentiero matildeo” Per gli amanti dei souvenir, dei gadget e degli oggetti da collezione è d’obbligo acquistare almeno un prodotto artigianale della famosissima Ars Canusina, un consorzio che ha fatto degli antichi procedimenti e delle storiche pratiche un segno contraddistintivo della produzione artistica locale. Ceramica, scultura, oreficeria sono tutti campi in cui i mastri artigiani hanno una competenza ed una manualità straordinaria le cui conoscenze vengono tramandate oramai di generazione in generazione.

Un ultimo, prezioso, consiglio prima di scoprire queste terre è sfogliare qualche libro di storia per scoprire perché la tradizione di questi luoghi è riuscita a sopravvivere centinaia e centinaia di anni e soprattutto il significato che si cela dietro l’espressione “andare a Canosa”.

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Cosa mangiare a Canossa Per chi è alla ricerca di nuovi sapori

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Semplice impasto di farina, strutto e sale trasformato in un disco cotto su un piano di pietra e servito guarnito di prosciutto e squaquarone
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Piatto tipico emiliano e composti da sfoglia ripiena di carne, prosciutto, mortadella, uova, parmigiano e aromi e poi cotti nel brodo.
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