weekend a Castrocaro Terme e Terra del Sole

La capitale della Romagna Toscana tra storia e misteri

Castrocaro Terme e Terra del Sole

Sulla strada che collega Forlì a Firenze, seguendo il corso del fiume Montone si attraversa Castrocaro Terme e Terra del Sole, un comune notissimo negli anni 60 per il suo impianto termale all’avanguardia a livello nazionale e capace di attirare nomi di grandissimo prestigio del mondo dello spettacolo. Castrocaro è nota non solo per le terme, di cui avremo modo di parlare poco più avanti, ma anche per la sua architettura medioevale e razionalista, così come per la sua tradizione musicale. Ma andiamo per ordine: da non perdere per alcuna ragione è la visita alla fortezza che sorge su uno spuntone roccioso e che vede fuse in sé diverse strutture di epoche differenti, dal Girone alla Rocca agli Arsenali medicei. Se Castrocaro si presenta come una cittadina dove coesistono equilibri architettonici, Terra del Sole è invece molto più simile alla città ideale del Rinascimento, con una planimetria che si sviluppa, e allo stesso tempo si limita, all’interno delle mura, suddividendosi idealmente in due borghi, uno fiorentino e l’altro romano, come due sono le principali costruzioni, il Palazzo Pretorio e il Castello del Capitano delle Artiglierie.

Castrocaro Terme e Terra del Sole sono due centri importantissimi perchè si presentano come rilevanti testimonianze storiche risalenti all'epoca medievale. Castrocaro poi ai tempi dell'antica Roma era nominata al Salsubium mentre Terra del Sole si chiamava più emblematicamente Elaiopoli. Nel Medioevo Castrocaro rivestì un ruolo fondamentale per la sua importanza militare  tanto che nel Rinascimento fu capoluogo della Romagna Toscana e del suo passato rimangono ben visibili il borgo medioevale la chiesa di San Nicolò il Palazzo dei Capitani ed il Bargello. 

Con un salto in avanti di diversi secoli si arriva alla architettura razionalista di cui tutto l'impianto termale è un chiaro esempio

Per quanto riguarda poi Terra del Sole, la cittadina fu voluta da Cosimo I dei Medici e dal nulla fu realizzata una città fortezza che sarebbe dovuta di venire capoluogo amministrativo e giudiziario che avrebbe sostituito Castrocaro alla guida della Romagna Toscana.

Entrando nel dettaglio della Rocca di Castrocaro sono numerose le leggende che gravitano attorno a questa struttura: una guida vi condurrà tra le antichissime pietre di questa fortificazione e vi racconterà in modo dettagliato ed avvincente non solo la storia ma anche le curiosità e vi svelerà i misteri legati a questi luoghi del passato.

Scoprirete ad esempio la storia del “Pozzo a Rasoi” che si trova nella parte alta della fortezza, quella che viene chiamata il “Girone”: narra la leggenda che qui venissero precipitati gli amanti scomodi di Caterina Sforza.

Il pozzo esiste sul serio e secondo quanto riportato dai documenti risalenti all'epoca di dominazione Fiorentina sarebbe profondo più di 55 metri

Se questa perla non bastasse ad incuriosirvi e convincervi a passare un weekend a Castrocaro vi riportiamo un'altra piccola leggenda che riguarda Diamantina famosa guaritrice della XVII secolo.

La donna fu accusata di stregoneria ma essendo molto avanti con l’età riuscì ad evitare il rogo. Scampò alla morte ma venne esiliata dalla città con l'ordine di non rientrare mai più a Castrocaro.

Si stabilì allora sulle colline che si trovano sopra la cittadella medievale dove si costruì una capanna nella quale continuò a portare avanti la sua attività di guaritrice.

La pratica delle “arti oscure” attirò ben presto l’attenzione dei cittadini che cominciarono a considerarla “moglie del diavolo” e l’altura sulla quale si era stabilita venne ribattezzata “monte della birra”. Nel gergo locale il termine “birra” sta proprio ad indicare la sposa di Satana, chiamato nella tradizione romagnola “Berr”. Tutte queste piccole e misteriose leggende fanno di Castrocaro un paese avvolto dal mistero e capace di incuriosire ogni visitatore.

 

Della Rocca al momento sono visitabili la torre delle segrete, che risale al quattordicesimo secolo dove è allestita inoltre la stanza di tormenti, la chiesa di Santa Barbara che risale invece al XIII secolo e qui si possono vedere arredi dipinti antichissimi, le Grotte Trogloditiche, la Corte Convivo la Corte Grande, gli Spalti delle Bombarde, il Palazzo del Castellano.

Proprio in questa ultima parte sono stati allestiti il Museo Storico del castello della città (e qui potrete trovare armi, maioliche, arredi e dipinti risalenti sia Medioevo che al Rinascimento), “L'Aquila le chiavi i Giglio”, un'esposizione permanente di documenti reperti archeologici che raccontano la storia della fortezza ed infine l'enoteca della Strada dei Vini della provincia di Forlì Cesena: qui invece potete degustare i prodotti enogastronomici del territorio.

La storia di Castrocaro si lega a doppio filo anche con il mondo della musica ed è qui che è nato infatti nel lontano 1957 il concorso “Voci Nuove Volti Nuovi”, noto anche come il “Festival di Castrocaro”, una manifestazione a cadenza annuale che da spazio hai giovani talenti del panorama musicale nazionale.

Nel corso degli anni, ma già fin dalle sue prime edizioni, Castrocaro è diventata la culla della musica italiana e sul palco delle Voci Nuove sono passati artisti come Gigliola Cinquetti, Iva Zanicchi e Caterina Caselli. La tradizione è diventata un “must” e Castrocaro si è trasformata in un luogo dove nascono i “Big” della musica.

Proprio sul palco della città termale hanno mosso i loro primi passi artisti di caratura nazionale e internazionale come Zucchero, Max Pezzali, Luca Barbarossa ed Eros Ramazzotti.

Il festival si tiene in piazza a Terra del Sole ma il foro centrale dell'antico borgo è anche scenario di un altro evento attesissimo da tutto il territorio e dalla Romagna intera: è il Palio di Santa Reparata. Nella cinquecentesca piazza si tiene infatti, ogni anno, la sfida tra i balestrieri delle due contrade in cui è diviso il borgo e per l'occasione tutti i paesani escono in corteo con costumi nobiliari d’epoca, alcuni dei quali disegnati da sarti fiorentini.

Castrocaro è sinonimo di relax, un luogo in cui trovare il proprio benessere psicofisico

Castrocaro Terme e Terra del Sole

Il vostro weekend a Castrocaro può essere suddiviso in due parti proprio seguendo i due periodi storici più importanti della cittadina. Una volta scoperta tutta la parte medioevale si può passare a quella che risale agli anni ‘30 e ‘40 legati indissolubilmente all'architettura dell'Art Nouveau ma anche del relax

Assolutamente da visitare è il complesso termale composto dal Padiglione delle Feste, dal Grand Hotel e dal Padiglione Termale. Proprio il Padiglione delle Feste è quello di maggior pregio architettonico: elegante, costruito a pianta basilicale si estende su due piani e non potrà sfuggire allo sguardo lo splendido pavimento in marmo e i bellissimi mosaici circolari di maiolica policroma. Il salone è meraviglioso ed è tuttora utilizzato per feste da ballo, conferenze e proiezioni cinematografiche. Grand Hotel e stabilimento termale poi furono ultimati nel 1943 e qui si possono ammirare i 10 pannelli di Tito Chini che propone un ciclo decorativo che s'ispira al medioevo riproducendo la vita ed il lavoro nelle campagne e le stagioni.

Le terme sono quanto mai vive e portano avanti una tradizione lunga oltre 170 anni. Alle spalle vantano più di due milioni di utenze e 26 milioni di cure erogate. L'impianto termale, inoltre, gode di una ubicazione eccezionale immersa in un parco botanico che si estende per oltre 8 ettari. Le proprietà termali di questo impianto erano conosciute già in epoca romana e la presenza di acque minerali salsobromoiodiche e solfuree furono certificate intorno al 1830.

Qui si possono effettuare cure termali tipiche come la fangoterapia gli idromassaggi e le cure inalatorie, ma si può accedere anche a trattamenti innovativi all' avanguardia sia per il benessere che per la salute con servizi specializzati per la cura della sordità rinogena e delle malattie venose e linfatiche

L'impianto termale propone pacchetti completi che vanno da due ore a mezza giornata, fino a soggiorni settimanali.

Ampissima è la gamma dei servizi offerti: dalle piscine termali alla sauna e bagno turco, dalla doccia scozzese alla sala relax passando poi per l'idromassaggio gli areosol e le inalazioni.

Non è tutto qui perché per raggiungere un effetto di benessere psicofisico si può accedere a servizi come gli idropercorsi vascolari, i bagni di vapore in grotta, le docce emozionali e le vasche termali fredde a cui si abbina un’attrezzatissima ed efficiente palestra.

Questo è davvero un luogo in cui è possibile staccare la spina da tutto il resto lasciandosi alle spalle  la quotidiana routine fatta di impegni e preoccupazioni.

Alle Terme di Castrocaro potrete davvero liberarvi di ogni ansia. Ai trattamenti si accompagna una esclusiva formula chiamata “Long Life”: si tratta di un metodo unico ed innovativo per migliorare la propria qualità della vita, insomma, un’esperienza davvero da provare.

Ogni percorso termale è personalizzato in tutto e per tutto, d’altra parte il benessere non ha uno standard ma deve rispondere alle esigenze di ognuno di noi e per questo ogni programma termale viene pensato e progettato individualmente. Si parte con una valutazione medica dello stato di salute delle persone e da qui si sviluppano le proposte più adatte per raggiungere un equilibrio psicofisico.

Oltretutto non sarete mai soli perché dei tutor specializzati vi seguiranno passo a passo per aiutarvi a raggiungere gli obiettivi che vi siete prefissati

A conclusione di questo post, che vi racconta ben poche cose rispetto a quelle che potrete trovare in questo impianto, vi consigliamo di farvi un giro sul sito delle Terme di Castrocaro per rendervi conto dell'ambiente e delle proposte. Qui  troverete informazioni aggiuntive e complete sui pacchetti e le offerte delle terme e del Grand Hotel che vanta inoltre un spa dove potrete essere coccolati e viziati con la certezza di raggiungere uno stato di completo benessere

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Zampone
Prodotto con un impasto di carni suine, avvolto dall'involucro formato dalla zampa di un maiale e dopo averlo lessato si gusta da solo o con lenticchie.
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