Caratteristico paese di montagna, cullato dolcemente dalla valle del Buois, circondato da importanti ed incontaminate vette dolomitiche, come le Pale di San Martino, la Marmolada, il Civetta o il gruppo del Focobon, Falcade è un altopiano a 1100 metri sul livello del mare, che offre le giuste proposta per una ricarica fisica. Rinomata località sciistica, i suoi impianti di risalita collegano direttamente il paese all'area Trevalli, dove si dispiegano 100 km di piste. Anche al centro del paese è possibile praticare tante altre attività invernali, come lo sci nordico o le passeggiate con le ciaspole (racchette da neve).
D'estate, Falcade offre la possibilità di avventurarsi in splendide e suggestive escursioni, immersi in una natura a di colvariegatari e profumi incontaminati, provvista di rifugi e punti di appoggio in quota. Passeggiando per le vie del paese, ci si può imbattere nelle caratteristiche strutture "tabia", i tipici fienili usati per alloggiare gli animali, e nelle facciate di vecchi rustici affrescate con temi sacri di arte popolare.
Per il soggiorno, Falcade offre vatie possibilità, dai B&B agli hotel a cinque stelle. La maggior parte di queste strutture, a gestione familiare, coinvolge l'ospite nella cordialità e semplicità dell'ambiente, basato ancora sulla tradizione e sulle buone regole di ospitalità. Falcade offre anche un parco giochi con area verde attrezzata, giochi per bambini e adulti, nonché la possibilità di noleggiare una Mountain bike, per particolari escursioni, o di cimentarsi con la pesca sportiva. E per chi ama gli animali, il centro ippico offre la possibilità di fare passeggiate a cavallo o prendere lezioni di equitazione.
Chi ci vuol trascorrere un weekend, può godere di tutti i servizi che renderanno tranquillo e piacevole il soggiorno, nonché assaporare le specialità culinarie tipiche o scoprire il circuito gastronomico de "I dieci ristoranti del cuore". Data la sua posizione centrale, da Falcade si possono facilmente raggiungere i dintorni, per una visita, ad esempio, all'antico sito minerario di Val Imperina, o al museo di Selva di Cadore, o a quella di Livinallongo.
Cristina Settembri
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