Quando Goethe, Stendhal e D’Annunzio visitarono e soggiornarono a Nemi sicuramente avranno pensato che in questa terra la tradizione vuole che fosse nato Romolo, il primo re di Roma, in quanto figlia di una vestale del Tempio di Diana che si trova sulle rive del lago. Comunque sia andata, questi uomini trovarono qui l’ispirazione per i loro scritti durante lunghe e rilassanti passeggiate sul lungolago.
Se avrete modo di visitare Nemi durante la primavera non potrà sfuggirvi di notare come il profumo delle locali fragole, riesca ad essere così dolcemente presente soprattutto mentre percorrerete la cittadina per visitare chiese ed edifici di epoca medioevale che ne caratterizzano l’architettura.
Il suo nome è ereditato da Nemus, il sacro bosco di Diana che circondava gran parte di questo lago di natura vulcanica e che ancora rimane in parte, insieme ai resti del santuario, nella località ‘il giardino’, sotto la rupe su cui si innalza la cittadina e poco lontano dal Museo delle Navi Romane.
Il luogo è stato in passato meta di pellegrinaggio per gli antichi Romani che qui arrivavano dalla vicina Roma per rendere omaggio al Tempio di Diana e questo fattore ha caratterizzato il territorio che veniva considerato sacro e di cui molte aree boschive furono considerate addirittura proibite al punto che, Caligola imperatore, per evitare di edificare una villa su quella terra, si fece costruire due navi imperiali per trascorrere i suoi soggiorni. Furono secoli dopo i Conti della vicina Tuscolo a trasformare Nemi in una cittadina e sotto il dominio dei monaci Nemi iniziò ad assumere la sua configurazione che ancor oggi domina dall’alto di una rupe, il meraviglioso piccolo lago. Il feudo passò per varie famiglie fino a divenire un comune dopo l’unità d’Italia anche se il suo castello è sempre rimasto appannaggio di nobili.
Un week end a Nemi permette di vivere una pausa da dedicare al sentimento che merita di essere vissuto in occasione di una speciale ricorrenza, oppure solamente per dedicarsi completamente al partner che, in questo luogo, avvertirà quel sentimento troppo spesso accantonato a causa della frenesia della vita quotidiana.
Nemi può e deve essere anche un momento culturale che può evidenziarsi con alcune visite come quella imperdibile al Museo della Navi Romane. All’interno dello stesso sono ospitate le due navi imperiali di Caligola. Materiali e documenti legati sia alle navi che al loro recupero illustreranno una non troppo conosciuta storia che insieme a materiali archeologici come quelli lapidei provenienti dalla zona dei Castelli Romani, risulteranno molto interessanti. C’è anche una sezione del museo che è specificatamente legata ai periodi della Repubblica Roma e di Roma Imperiale dove si troveranno anche reperti e resti recuperati presso il Santuario di Diana Nemorense.
Altra visita interessante è quella da dedicarsi al Tempio di Diana Nemorense dove si potranno vedere i resti dell’antico edificio romano che presentava un altare circolare inserito su di un’area rettangolare.
Passeggiando per Nemi merita una visita l’antica Parrocchiale della Immacolata Concezione che è il più importante luogo di preghiera di Nemi. Conosciuta anche come Chiesa di Santa Maria del Pozzo, la leggenda narra che questo nome le sia dato per via dell’apparizione della Madonna che avvenne dinnanzi a delle ragazze che stavano vicino al pozzo situato in prossimità della chiesa. L’edificio che si può visitare è il rifacimento del Seicento della chiesa che esisteva prima di questa.
Merita di essere ammirato anche il medioevale Palazzo Ruspoli che risulta ricostruito con elementi rinascimentali ed una torre circolare e che è uno degli edifici storici più belli di tutta Nemi.
Aldo Galvagno
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