All’interno del sistema collinare dei monti dei Cimini e nelle immediatezze del piccolo ma pittoresco lago di Vico di origine vulcanica, inserito in una riserva naturale tra ampie distese di noccioleti, sorge Ronciglione.
Il paese presenta oltre che i due borghi antichi (il Borgo di Sopra e il Borgo di Sotto) che sono segnalati da un medioevale campanile chiamato ‘della Provvidenza, anche l’altra città farnesiana -che Paolo III nel XVI secolo ne fece la seconda capitale del Ducato di Castro- e che risulta essere più moderna e che si apre all’interno di una lunga via che inizia con la Porta Romana, del Vignola.
Ronciglione è nota per la tradizione del Carnevale che culmina con la singolare corsa dei cavalli senza fantino nonché della Cavalcata degli Ussari nella quale si ricorda la carica dei francesi nel 1799. Una sfilata di carri allegorici insieme a quella dei ‘Nasi Rossi’ e l’immancabile Saltarello sono tutti eventi che chi ha modo di recarsi durante il mese di febbraio, non può mancare e che sono annunciati dal suono del campanone della torre civica e che per cinque giorni all’anno trasformano questa cittadina, un vero regno di divertimento.
Indubbiamente Ronciglione è uno dei borghi medioevali di rara suggestione e per una visita non possono mancare la Chiesa della Provvidenza che conserva affreschi quattrocenteschi, il menzionato campanile a tre piani di bifore; la piazza della Nave e quella del Comune dove convergono il palazzo Comunale ed il Duomo; la fontana degli Unicorni attribuita al Vignola e riccamente decorata; i ruderi del Castello della Rovere con quattro torri cilindriche.
Nella parte più meridionale del paese si incontro la Chiesa di Santa Maria della Pace, il cui suo ultimo rifacimento risale al Cinquecento dove si potrà ammirare un bellissimo altare barocco con affresco della Vergine e che è posto a lato di una settecentesca pala di Sebastiano Conca.
Da visitare lungo la strada che conduce verso Roma, ad un paio di chilometri dal paese, la romanica chiesa di Sant’Eusebio la cui origine risale al settimo secolo. Al suo interno a tre navate sono pregevoli gli affreschi che si possono vedere: l’ultima Cena del XII secolo, Redentore benedicente del XIII secolo e Madonna col Bambino del XV secolo.
A due chilometri dal centro abitato non può mancare una romantica passeggiata lungo il Lago di Vico che regala una bellissima cornice naturale.
Aldo Galvagno
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