Questa cittadina della Provenza che si trova nel dipartimento delle Bocche del Rodano ha una infinità di altri nomi a seconda che la si chiami in occitano provenzale o secondo la norma classica o mistraliania, fattosta che una volta approdati qui nel cuore della Camargue non vorrete più andare via!
Il nome di Saintes Maries de la Mer nasce proprio dalle Marie che lo compongono ovvero Maria Maddalena, Maria Salomè e Maria Jacobè che secondo una delle numerose leggende locali sarebbero arrivate qui insieme ad una serva, Sara, dopo un lungo viaggio con una barca priva di remi. Ancora oggi le statue delle tre Marie si trovano all’interno della chiesa del paese all’interno della barca in una scultura che di solito durante la processione che celebra lo sbarco viene portata dai pellegrini.
La statua della serva Sara, diventata patrona dei gitani, la potete trovare nella cripta della chiesa. Oltre al fatto che Saintes Maries de la Mer è una stazione balneare con delle belle spiagge anche libere alle quali potete accedere godendo del mare, c’è da dire che è un luogo davvero bello da visitare, a cominciare dalla parte più selvaggia ricca di paludi certo ma anche di splendidi allevamenti di cavalli e pittoreschi luoghi dove fermarsi a passare la notte.
Sicuramente il monumento principale che dovrete visitare è la chiesa che ha avuto, da sempre, storicamente una grande importanza prima strategica e poi religiosa, la costruzione di essa è stata a cavallo tra il nono e undicesimo secolo e inizialmente fungeva da fortezza, una torre di avvistamento per i nemici che a quei tempi erano i pirati saraceni. All’interno della chiesa si trova un pozzo di acqua dolce e su una delle facciate è presente la Croce della Camargue. La particolarità di Saintes Maries de la Mer è che al contrario di molte altre cittadine provenzali qua lo stile architettonico ricorda molto più quello spagnolo, anche la sommità del campanile della sua chiesa è decisamente spagnoleggiante così come le case originali di un tempo.
Molto particolare, tra tutti gli eventi che si organizzano qua è il raduno, uno tra i più importanti, delle popolazioni nomadi provenienti da ogni parte d’Europa e che si raccolgono attorno alla Plaza de Toro, ovvero l’arena. Il raduno è dedicato a Santa Sara la patrona di tutti i gitani ed è una vera festa zingara. decisamente flokloristica e popolata da allegria, abiti dai colori accesi, musiche tipiche gitane e un insieme tra le tradizioni provenzali e spagnole, cavalli bianchi e corride ( non cruente) il tutto in puro stile zingaro.
La tradizione vuole che la festa inizi il 24 maggio e si apra con la processione della statua di Santa Sara che viene scortata dai gitani e cavalieri della Camargue fino al mare, questa è sicuramente la parte più religiosa della manifestazione. Dopo la processione infatti inizia la festa vera e propria, suggestiva e particolare quasi magica, qui si percepisce un forte senso di unione tra i gitani di tutta Europa come se fossero una grande famiglia.
La fase festosa del raduno dura tutta la notte, si balla al ritmo di chitarre e violini e si consumano pietanze particolari e sconosciute alla maggior parte di noi immersi in una atmosfera quasi mistica. Saintes Maries de la Mer è un luogo magico, vi porta fuori dagli schemi della Provenza che finiscono appena prima di addentrarvi nel territorio paludoso che contraddistingue il paesaggio della Camargue e che è abitato non solo dai cavalli ma anche da tantissime specie di volatili come i fenicotteri rosa. Il consiglio che vi posso dare è di fermarvi qualche giorno, assaporare il gusto unico che questa località sa darvi, fare una passeggiata a cavallo nel territorio e godervi il mare, non mancate la crociera sul Rodano, una esperienza davvero unica.
Sara Manelli
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