Weekend a San Giustino Valdarno

Un weekend da sogno vi aspetta a Il Borro Relais and Chateaux a San Giustino Valdarno

Il Borro
Foto di ilborro.it

San Giustino Valdarno sorge su di un terreno collinare circondato da zone montuose che anticamente ospitarono foreste secolari. Il paesino che si può visitare oggi è cresciuto intorno alla pieve romanica e lungo il torrente Agna.

Nella collina vicina sono stati effettuati scavi che hanno portato alla luce resti di una pieve ancora più vecchia che è citata in un documento dell’anno mille dove viene chiamata ‘Cabiamus’. Tutta la zona limitrofa a San Giustino Valdarno è di ricca importanza archeologica; in effetti molti resti di antichi fabbricati sono stati rinvenuti a Baccano dove passava l’antico percorso della Cassia Vetus ed ancora in località Vinca dove sono state trovate fondamenta di una estesa costruzione nonché tracce di terrazzamenti che erano diversamente coltivati.

La tradizione vuole che qui esistesse un romitorio cristiano dove sarebbe stato catturato il martire San Donato.

Il vostro soggiorno sarà indimenticabile

Il Borro
Foto di ilborro.it

L’importanza della pieve di San Giustino raggiunse il suo massimo intorno al milletrecento quando da questa dipendevano le chiese di S.Bartolomeo a Cerreto, S.Michele a Cafaggiolo, S.Maria di Faeto, San Biagio al Borro, Sant’Apollinare, San Fabiano e San Sebastiano alla Traiana e l’Ospedale di Sant’Andrea della Treggiaia. L'odierna pieve fu elevata alla dignità di arcipretura ad opera di don Burali, il quale, secondo l'uso del tempo, la volle arricchire con stucchi e rifiniture barocche.

San Giustino Valdarno visse principalmente grazie allo sfruttamento del suo territorio dove si coltivarono la vite, i cereali e l’olivo che insieme all’allevamento degli ovini che approfittava dell’abbondanza dei vicini pascoli montani, trovava qui terreno ideale. Grazie al suo clima, mite d'inverno e fresco d'estate, San Giustino Valdarno è considerata un'interessante zona turistica anche per la visita delle cantine di Ferragamo dove è possibile effettuare la degustazioni di vini del territorio.

Degna di nota è un’escursione a Loro Ciuffenna, un bellissimo borgo distante una decina di chilometri mentre, a 20 chilometri si può arrivare ad Arezzo, importante città di origine Etrusca, dove ammirare il Duomo, la chiesa di San Domenico che conserva il celebre crocifisso ligneo di Cimabue, la Fortezza Medicea e tante altre importanti monumenti e luoghi della cittadina toscana.

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Cosa mangiare a Arezzo Per chi è alla ricerca di nuovi sapori

Schiaccia alla pala
Grande schiacciata realizzata con la pasta del pane. Di colore giallo intenso e brunito, dopo la cottura viene cosparsa di sale e di olio extravergine di oliva. (Grosseto)
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Buccellato
Dolce nato sulla nobilitazione del pane. Esternamente mostra un colore marrone scuro e lucido. All'interno presenta una pasta dolce e morbida ricca di uva passa e anici. (Lucca)
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Taglio alto di carne di vitellone o di scottona, comprensivo dell'osso, da cuocersi al sangue sulla brace o sulla griglia. (Firenze)
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Brigidini
Cialde color giallo-arancio molto friabili e abbastanza grandi. Composte da zucchero, farina, uova ed essenza liquida di anice (nelle ricette tradizionali si utilizzano i semi). (Pistoia)
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Ribollita
Piatto che deriva dalla tipica zuppa di pane raffermo e verdure della Toscana, specialmente cavolo nero e fagioli. (Arezzo)
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Panforte
Dolce realizzato con mandorle e un composto di miele e spezie. Lo stampo è rivestito di ostia e, una volta freddo, viene sommerso da una coltre di candido zucchero a velo. (Siena)
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