La storia di questo rurale e povero paesino cambia il 25 novembre del 1881 quando nella frazione Brusicco, alle ore 10.15 nasce Angelo Giuseppe Roncalli, quartogenito di tredici figli. Angelo Roncalli, rese famoso in tutto il mondo Sotto il Monte, il 28 ottobre 1958 quando fu eletto Papa con il nome di Giovanni XXIII.
Il Papa buono - questo l’appellativo con il quale venne chiamato Giovanni XXIII- non recise mai quel cordone ombelicale con il paese natio che lasciò in tenera età per andare nel 1892 nel seminario di Bergamo avvertendo una seria inclinazione alla vita ecclesiastica. Ordinato sacerdote nel 1904 dopo un breve ritorno a Sotto il Monte fu scelto quale segretario del Vescovo di Bergamo con il quale collaborò per una decina di anni prima di prodigarsi come cappellano militare per tre anni durante la grande guerra.
La vita di Angelo Roncalli suo malgrado –amava ripetere che lui voleva essere solo un prete di campagna- fu una vita piena di viaggi e politica ad iniziare nel 1925 con la nomina di Visitastore Apostolico in Bulgaria per poi proseguire come Delegato Apostolico in Turchia nel 1934 per poi passare alla Nunziatura di Parigi nel 1944. Fu infine nominato cardinale e venne trasferito alla sede patriarcale di Venezia dove continuò la sua opera instancabilmente. La sua inattesa elezione a Papa come successore di Pio XII, era considerata da tutti come un Pontificato di transizione, dove l’anziano Roncalli pareva essere facilmente manovrabile ma così non fu e fin dall’inizio il suo stile fece emergere una personalità che si era formata attraverso diplomazie di tutto il mondo e diede subito una inconfondibile impronta agli anni del suo Pontificato che fu evidenziata da un inaspettato Concilio Vaticano che scosse i vecchi retaggi della chiesa.
Si deve a Papa Giovanni XXIII l’appello rivolto agli USA e all’URSS - che nel 1962 si trovarono sull’orlo di una guerra mondiale per via della crisi di Cuba- che impedì una catastrofe che minacciava l’intera umanità. Come si deve a lui l’avvicinamento della gente ad un Papa che vedeva per la prima volta, davvero vicino a loro. E la gente pregò per la sua salute fino alla notizia della sua morte il 3 giugno del 1963. Era sparito il vero ed unico Papa buono.
I pellegrini rendono omaggio a Giovanni XXIII andando a visitare la sua casa natale che è anche un museo che ricorda la sua umile origine. E’ una cascina che si apre con un porticato a tre arcate e la facciata dipinta di rosa antico e una rustica scala di legno che conduce a delle semplice stanze. In una di queste, vide la luce il piccolo Angelo e si può vedere ancora il letto dei genitori, un cassettone scrivania e un quadro che raffigura la Vergine Maria. Nelle vicinanze della casa sorge il Seminario del Pontificio Istituto Missione Estere la cui prima pietra fu posta proprio da Angelo Roncalli il 18 marzo del 1963.
Aldo Galvagno
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