Weekend a Torrechiara

Torrechiara, una splendida terra e un inno all'amore

Torrechiara
Dedicato a Renata Tebaldi grande soprano della musica italiana scomparsa nel 2004 il festival di Torrechiara è un appuntamento molto atteso che ogni anno raccoglie un grande successo probabilmente grazie al perfetto equilibrio che l'organizzazione ha saputo raggiungere miscelando insieme musica classica, jazz, danza e tutti i colori e sfumature delle sonorità in un unico appuntamento che si tiene puntualmente nel cortile d'onore del castello.
Proprio il castello della cittadina del parmense è fulcro e cornice di iniziative e della vita culturale del territorio. La fortificazione è situata sulla sommità di una collina che domina il borgo ed è stata costruita sulle rovine di un'antichissima costruzione di cui sono visibili alcuni resti architettonici.
La Rocca si struttura in tre cerchi di mura difensive e come costruzione fortificata ospitava la corte e i nobili che esercitavano il controllo sull'intero territorio. Il castello come tutto il territorio furono governati da Pier Maria Rossi per poi passare sotto l'autorità di Ludovico il Moro, gli Sforza, fino ai Pallavicino e i Farnesi. Il castello per la sua architettura è considerato un perfetto connubio tra una struttura tipicamente difensiva e dimora con caratteristiche e pregi di epoca rinascimentale. Se la storia e la poesia che questi luoghi sono in grado di suscitare non fossero sufficienti ad incuriosirvi, vi diamo allora qualche altro motivo in più per trascorrere un bel weekend a Torrechiara.  
La storia dell'intero territorio è molto antica e repeti archeologici ritrovati alla base del colle su cui si trova il castello hanno accertato la presenza di insediamenti che risalgono addirittura all'età del bronzo, mentre il nome di Torcia o Torclara è menzionato per la prima volta all'inizio dell'anno 1000. 
quello che vi proponiamo con questo post è un weekend cucito su misura per quanti cercano un fine settimana di relax, per chi desidera immergersi in un'atmosfera d'altri tempi e dedicato espressamente a quanti apprezzano la buona tavola.
Torrechiara a San Valentino, ad esempio, si trasforma e proprio in questo periodo si tengono veri e propri tour sulle colline, visite emozionali, spettacoli, concerti di musica d'epoca e tanti eventi capaci di entusiasmare le coppie in cerca di romanticismo. Quella di San Valentino a Torrechiara è di certo una proposta originalissima per trascorre  il 14 febbraio. d'altra parte facendo un salto indietro nella storia è bene ricordare che la rocca fu scelta da Pier Maria come dimora per sé e per la sua "amante bianca" e a testimonianza del loro sentimento, ricordato anche dal poeta di corte Gerardo Rustici, sono rimaste le decorazioni che compongono la "camera d'oro".
Qui le mattonelle di terracotta, un tempo dorate, raccontano attraverso gli stemmi intrecciati le vicende dei due amanti e ne celebrano le gesta. Anche volta e lunette dipinti da Bernardino Bembo riprendono questi soggetti. Bembo racconta il pellegrinaggio simbolico di Bianca sulle terre di Pier Maria: insomma, questo castello è un vero e proprio inno all'amore.
Amore e passione vanno a braccetto e come ogni castello che si rispetti anche Torrechiara cela una legenda, quella che vuole che durante le notti di plenilunio la nebbia avvolga il palazzo e in quelle occasioni il fantasma di una bellissima duchessa (murata viva dal marito) conceda baci appassionati agli uomini che lo incontrano. La leggenda racconta inoltre che questa maledizione che lega i vincola questo spirito a vagare nei meandri della torre possa essere spezzata solo quando l'anima persa riuscirà a trovare suo marito.
Un'altra curiosità legata a questi luoghi è la scelta che il cinema ha fatto del castello come location di diverse produzioni. Qui nel lontano 1937 sono stati girati gli esterni del film storico condottieri produzione che rievoca la figura e le vicende di Giovanni dalle Bande Nere ma non solo il castello di Torrechiara è stato utilizzato anche per girare le scene della famoso film Ladyhawke.
 

Tra romanticismo, rievocazioni storiche e piaceri della buona tavola

Torrechiara
Di certo da scoprire e visitare è un'altra impresa voluta da Pier Maria Rossi, la Badia, costruita sulle rive del torrente Parma nel 1471. Sarebbe stata destinata al figlio Ugolino monaco benedettino eletto poi Abate sulle pressioni esercitate dal padre. Il complesso ancora oggi visibile è sorto attorno alla chiesa gotica di Santa Maria della Neve ed è gestito dal monastero di San Giovanni Evangelista di Parma.
All'interno della Badia è in funzione un laboratorio ancora oggi gestito dai monaci benedettini dove vengono prodotti i miele, pappa reale, creme, tisane ed altri prodotti erboristici della tradizione e della farmacia storica dei religiosi.  
Il borgo che sorge sulle prime colline vicino al comune di Langhirano e dista solo diciotto chilometri da Parma. La sua posizione è particolarmente indicata per quanti vogliono scoprire il territorio la sua tradizione e soprattutto i prodotti tipici e la buona tavola che contraddistingue tutta òa zona del parmense. 
Nel corso del vostro week end potrete dedicare un po' del vostro tempo alla scoperta delle prelibatezze che i dintorni propongono; ad esempio a Langhirano, nell'ex Foro Boario, sorge il museo del prosciutto.
Noleggiando una bicicletta si possono percorrere le strade panoramiche che attraversano i vigneti della zona dove vengono prodotti vini doc dei Colli di Parma e qui si trovano anche numerosi caseifici che producono il Parmigiano Reggiano. Il turismo enogastronomico ha portato alla creazione di veri e propri itinerari dedicati al gusto e sono state istituite pittoresche strade dedicata al Culatello, al Prosciutto, ai vini, ma anche al fungo porcino. Il culto per la buona tavola si esprime in tutta la sua esuberanza con le strutture museali realizzate proprio in queste zone. Potrete andare a visitare i Musei del Cibo, della pasta,  quello dell' arte olearia,  il Museo del Vino,  così come quello di Pomodoro è quello dedicato al Salame qui. In queste meravigliose terre si trova anche  "Alma" la Scuola Internazionale di Cucina Italiana e l'Academia Barilla. I prodotti tipici locali spesso sono stati inseriti in veri e propri consorzi di promozione che esportano l'alto livello e la qualità dei prodotti fuori dai confini italiani ed europei.
Il periodo migliore per visitare questo territorio è sicuramente la primavera nonostante per tutto l'anno si tengano a Torrechiara e in luoghi limitrofi appuntamenti, eventi ed iniziative che animano ogni stagione.
Come anticipato, infatti, a San Valentino Torrechiara sprofonda nel romanticismo e sul territorio si tengono eventi culturali dedicati alle coppie. In estate, poi, il territorio dà il meglio di sé con rievocazioni storiche e battaglie di altri tempi: figuranti ed attori mettono in scena un vero e proprio assedio al castello Melo che vengono ricostruiti in grande stile. All'interno della Rocca sono poi allestiti accampamenti che dalle prime luci del giorno fino a notte inoltrata raccolgono migliaia e migliaia di turisti. Qui si possono così rivivere per un giorno storie ed atmosfere tipiche del medioevo. Ai piedi della collina poi si tiene un grande mercato che riempie l'intero borgo e le strade di bancarelle, artigiani, laboratori ma anche di giocolieri e sbandieratori.
In occasione delle settimane della cultura, infine, la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Parma e Piacenza organizzano straordinarie visite ai camminamenti dei castello di Torrechiara a cui fanno seguito una visita guidata alla Camera d'oro ed una serie di degustazioni gratuite.

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Cosa mangiare a Torrechiara Per chi è alla ricerca di nuovi sapori

Prosciutto
Insaccato prodotto dalla coscia del maiale che viene conciata e stagionata in appositi depositi. Il più famoso per la sua dolcezza è quello di Parma.
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Cappellacci
Piatto ferrarese a di base è la zucca. La loro forma ricorda, cappelletti e tortellini e vanno serviti o in brodo o burro e salvia.
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Tortellini in brodo
Piatto tipico emiliano e composti da sfoglia ripiena di carne, prosciutto, mortadella, uova, parmigiano e aromi e poi cotti nel brodo.
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