In provincia di Piacenza, nella deliziosa Agazzano si trova l’omonimo castello composta da una medioevale rocca e da un edificio residenziale. Purtroppo, verso la fine del Settecento parte della originaria costruzione venne abbattuta dagli allora proprietari per modificare lo scenario a loro avviso, troppo tetro. Il castello fu abitato dalla nobile famiglia Scotti che si dicevano essere discendenti di Guglielmo di Scozia che servì Carlo Magno, solo per via di un cognome che presentava delle assonanze ma, in realtà, erano originari di Vigoleno e Scotto era il podestà di Piacenza.
La visita permette di conoscere una costruzione del Duecento con due scalinate loggiate una dirimpetto all’altra e, al centro, un bel pozzo esagonale che però si innestava in un cortile concavo così costruito per dirottare l’acqua piovana direttamente nel pozzo.
Una strana caratteristica della rocca è quella che all’interno delle torri di guardia, esistevano appartamenti destinati ai soldati che avevano anche la comodità di usufruire di un camino, un forno e di una vasca per l’acqua e che tutti questi elementi, miglioravano di molto lo standard di vita della truppa che poteva anche sfruttare, nella stanza del camino, anche di nicchie scaldavivande e di sedili di pietra all’interno del camino per poter essere seduti per scaldarsi. Altra singolarità che presenta il castello è quella che non esistono prigioni e se in passato ve n’erano, furono tuttavia interrate senza nessuna ragione apparente.
Nel giardino che fa da cornice al maniero, anticamente c’erano delle poderose torri medioevali che, appunto alla fine del XVIII secolo, furono brutalmente abbattute per lasciare lo spazio verde, più poetico.
All’interno si potranno osservare la meravigliosa Sala all’Aperto, affrescata dal Villoresi e la Sala della Musica con soffitto a stucchi arricchito di maschere napoletane.Come tradizione vuole, anche nel Castello di Agazzano dimora uno spettro. Nella fattispecie è quello di Pier Maria Scotti, detto anche ‘il Buso’ (il buco) in omaggio del fatto che lasciava sempre un buco nel petto di tutte le sue vittime. Si sa che fu ucciso in una locanda vicino al suo castello da Astorre Visconti ma non fu mai trovato il suo corpo.
Il fantasma de ‘il Buso’ invece, pare divertirsi un mondo a farsi notare attraverso luci che misteriosamente si accendono da sole, insoliti rumori e porte spalancate, proprio come un fantasma modello, usa fare per spaventare la gente.