Weekend ad Imperia
Una città divisa in due che ci affascina e un ristorante tipico unico.
Imperia è una cittadina che si trova nella Riviera di Ponente formata da due parti , Oneglia e Porto Maurizio che sono divise dal fiume Impero e ha la particolarità di avere il centro cittadino tra le due località, sulla Via Aurelia.
Anticamente la parte di Imperia che riguardava Oneglia era quella che si occupava dell’industria alimentare ( soprattutto olio anche grazie ai vasti uliveti coltivati) mentre la parte di Porto Maurizio era dedita alla pesca e al turismo.
Divertente è il dialetto imperiese, che cambia tra le due località sebbene siano vicine, infatti nella parte onegliese della città si sente ancora l’inflessione piemontese dovuta alla dominazione secolare del Piemonte appunto.
Ad Oneglia ci accorgiamo della sua estrazione piemontese anche grazie all’architettura, è ben evidente l’ispirazione ai Portici torinesi di Via Roma e Piazza San Carlo, che ci riporta al periodo nel quale era territorio Savoia.
La parte di Porto Maurizio è tutta arroccata su un promontorio che guarda il mare, è la parte più turistica e molto caratteristica anche grazie all’intricata matassa di viottoli, caruggi e palazzi ancora ben conservati e pieni di pregio.
In questa parte della città sono più evidenti le architetture più simili a quelle marittime di Ponente, grandi palazzi in stile liberty che riprendono un po’ lo stile francese.
A Porto Maurizio val ben la pena fare una visita al Duomo di San Maurizio, in cima al promontorio, imponente e maestoso costruito con lo stile neoclassico di Gaetano Cantoni, è la chiesta più grande di tutta la Liguria.
Più in generale la parte di Porto Maurizio ci permette non solo di deliziarci delle opere architettoniche e di scorci mozzafiato, ma declinando verso il mare possiamo arrivare alla Marina dove si trovano gli stabilimenti balneari e il porticciolo.
Una bella passeggiata a strapiombo sul mare, affascinante soprattutto la sera grazie all’illuminazione, ci porta direttamente nella parte più meridionale di Porto Maurizio dove le spiagge sono più strette, nel puro stile ligure, e le case ed i ristoranti dalle facciate colorate sono proprio sul mare.
Imperia Oneglia è piacevole e rilassante da visitare, dalla zona centrale dei portici si arriva direttamente al porto, passando per il mercato comunale che nei giorni dedicati si anima di vita e dove potrete acquistare olio prodotto proprio qua, pesce appena pescato e quant’altro il vostro palato vi richiede.
Caffè Pasticceria Piccardo, un locale davvero caratteristico che rientra nei Locali Storici d’Italia.
In Piazza Dante alla fine dei portici invece ci imbattiamo nel Caffè Pasticceria Piccardo, un locale davvero caratteristico che rientra nei Locali Storici d’Italia.
Appena dietro i portici che da Piazza dante si snodano verso l’interno della città, sulla sinistra possiamo trovare numerosi piccoli esercizi che ci faranno assaggiare la deliziosa torta verde fatta con riso ed erbette, ve ne innamorerete!
Se volete pranzare in un ristorante alla buona veramente tipico vi consiglio il Ristorante da Palmira, che si trova percorrendo la strada appena di fianco alla stazione leggermente in salita.
Il Ristorante è davvero informale e ci porta indietro nel tempo, le sedie col pagliericcio e i tavoli quadrati sono davvero tipici, la signora Palmira vi accoglie mentre cucina e coordina il personale, il menù è scritto su una lavagna e vi viene comunque raccontato dal cameriere che vi servirà.
Da Palmira è tutto buono, io però vi consiglio le trofie al pesto ( rigorosamente fatto artigianalmente dalla signora Palmira, con una bella aggiunta d’olio extravergine locale e formaggio grattugiato.
Ottimo secondo il pesce, sia al forno che fritto, la frittura di paranza e gli anelli sono croccanti e mai unti, tra i contorni ci sono le classiche patate fritte, anche quelle tagliate al coltello, e numerose verdure.
Arrivando al momento del dolce assaggiate il tiramisù fatto da Palmira in persona, ottimo e mai stucchevole, vi farà chiudere in bellezza un pranzo tanto buono quanto economico.
Sara Manelli
