Decidere di dedicare del tempo durante il nostro weekend organizzando una visita al Parco Nazionale del Gran Paradiso vuol dire scegliere di immergervi totalmente in quello che di fatto è uno dei più antichi parchi d’Italia.
Questo parco si trova a cavallo tra Val d’Aosta e Piemonte e si estende per circa 71000 ettari quasi totalmente in montagna.
Il simbolo del Parco Nazionale del Gran Paradiso è lo Stambecco, la cui salvaguardia è diventata il baluardo del parco, la storia ci insegna infatti che anticamente questo animale veniva cacciato selvaggiamente per i più disparati motivi, fino a far pensare che fosse estinto, finché l’ispettore valdostano Delapierre scoprì che all’interno del Massiccio del Gran Paradiso ne era sopravvissuta una piccola colonia.
La storia del parco si svolge tutta a partire da questo momento, prima il Re di Sardegna Carlo Felice e poi i suoi successori fecero si che il territorio fosse protetto anche se inizialmente solo per una propria vanità, la caccia del pregiato animale infatti doveva essere privilegio solo dei regnanti.
Solo nel 1922 Vittorio Emanuele III istituì il Parco Nazionale del Gran Paradiso con la precisa intenzione di conservarne la fauna, la flora e la conformazione del paesaggio, che ancora oggi è bellissimo.
Ad oggi il parco è riconosciuto come sito di interessa comunitario facente parte dell’Important Bird Area “Gran Paradiso”, nel 2006 inoltre il parco ha ricevuto il Diploma Europeo delle Aree Protette.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è molto vasto e si estende su diverse valli, la cosa migliore per visitarlo è recarsi ad uno dei centri visitatori che si trovano in quasi tutti i paesi principali della valle.
Le visite ai centri visitatori sono un ottimo inizio per la vostra visita, all’interno di essi troverete le sale multifunzionali, che vi daranno la possibilità di conoscere meglio la storia del parco, se siete fortunati incapperete in una delle numerose mostre temporanee.
Potete scegliere tra diverse escursioni con o senza guida, io vi consiglio di scegliere di farla con la guida, perché ognuna di esse ha qualcosa di curioso da raccontarvi sul parco, conosce le zone di abbeveraggio degli animali e può guidarvi alla scoperta di questo posto davvero splendido.
Se decidete di intraprendere uno dei percorsi della Valle Orco io vi consiglio di scegliere quello che interessa il Lago di Dres, rimarrete senza fiato ( letteralmente) una volta arrivati a destinazione, il percorso è lunghino, dura circa 3 ore e mezza e salirete ad un dislivello di 503 metri, ma sono certa che anche voi sarete stanchi ma contenti.
La cosa veramente piacevole di un’escursione al Parco Nazionale del Gran Paradiso è di poter fare un pic nic sulle sponde di un ruscello, magari con i piedi a bagno nell’acqua gelida che scende dal ghiacciaio, avvistando marmotte e stambecchi che ci ricordano in che luogo meraviglioso siamo.
E’ possibile accendere fuochi e montare le tende solo nelle aree autorizzate, ma sono molte e troverete anche voi il vostro posto ideale, il luogo dei sogni dove godere del silenzio e dell’aria buona della montagna.
Io direi che il Parco Nazionale del Gran Paradiso è la meta ideale per grandi e piccini, per riconciliarvi con la natura e passare un’dimenticabile weekend all’insegna delle escursioni.
Sara Manelli
I Parchi Naturali Italiani più antichi
Il Parco nazionale del Gran Paradiso (Aosta e Torino) è uno dei Parchi Nazionali "storici" d'Italia. Gli altri parchi istituiti in Italia negli anni '20 e '30 sono: il Parco nazionale dello Stelvio (Bolzano, Brescia, Sondrio e Trento), il Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (L'Aquila, Frosinone e Isernia) e il Parco nazionale del Circeo (Latina).