Alle porte di Pavia, dove vi aspettereste mai, si erge la Certosa di Pavia il monastero che venne fatto erigere nel 1396 da Gian Galeazzo Visconti come luogo di culto funebre per la sua famiglia. Ci vollero anni perché la Certosa di Pavia venisse terminata, il monastero vide la luce nel 1452 e la chiesa nel 1473, mentre la facciata invece è stata eretta in epoche successive. All’interno dell’imponente struttura della chiesa potete trovare il monumento funebre di Gian Galeazzo visconti ( detto anche conte di virtù) che fu il primo Duca di Milano.
Anche il monumento funebre di Ludovico il Moro e Beatrice d’Este si trova all’interno della Certosa di Pavia, questo monumento è stato commissionato proprio da Ludovico il Moro a Cristoforo Solari, detto il gobbo, dopo la morte della moglie Beatrice che avvenne nel 1497. Le sculture originariamente erano destinate ad essere messe nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano, ma dopo la morte di Ludovico nel 1499, il monumento è rimasto incompiuto. Non pensiate che la Certosa di Pavia ad oggi sia solo un monumento da visitare, è un luogo di culto e preghiera, ma anche di vita poiché abitata dai monaci dell’Ordine dei Cistercensi che gestiscono in autonomia le visite guidate e lavorano i campi coltivati che vedete nelle immediate vicinanze della Certosa.
Sembra incredibile ma la presenza dei monaci rende questo luogo ancora più piacevole da visitare, la loro discreta calma, il loro approccio alla vita ed al rispetto della Certosa di Pavia e dei campi circostanti, la loro sapiente lavorazione delle piante officinali e la loro disponibilità nel farvi da ciceroni vi porterà all’interno di luogo meraviglioso. E’ pur vero che per descrivere la certosa non servono tante parole, basta anche solo guardare il meraviglioso vestibolo per rendersi conto di quanto maestosa e preziosa sia questa struttura. Appena entrati dentro la chiesa si viene accolti dalla volta decorata e dai Santi Cristoforo e Sebastiano opera di Bernardino Luini sulla parete di destra, mentre la porta in marmo scolpita con i medaglioni di Gian Galeazzo Visconti e Filippo Maria Visconti ci fanno da anticamera quasi a voler anticipare la maestosità e la ricchezza della facciata della chiesa. Pensate che lo zoccolo della porta è ornato da ben 61 medaglioni che ritraggono i profili di imperatori e personaggi di spicco dell’età classica.
Poco sopra lo zoccolo troviamo il Ciclo dell’Umana Salvazione e nel basamento invece vengono narrate le storie del Nuovo Testamento, la rappresentazione di Adamo ed Eva ci guarda dalla parte sinistra del portale mentre le sessantasei statue degli apostoli e dei profeti si estendono fino ai cornicioni. Certamente rimarrete stupiti e basiti dalla maestosità della Chiesa e da tutta la struttura, essendo poi ancora attiva come monastero ha un fascino tutto particolare dovuto al fatto che è abitata e vissuta proprio come dovrebbe essere.
All’interno della stupenda Chiesa non potete scattare foto ed ovviamente la parte del monastero “abitata” dai monaci è interdetta a riprese e fotografie, ma ci sono un paio di chiostri ed una cella che invece sono aperti alle visite così come ad essere immortalati. La Certosa di Pavia comprende anche un museo che si trova all’interno del Palazzo Ducale un tempo residenza estiva visconteo-sforzesca e foresteria che ospitava personaggi di spicco dell’epoca.
Il museo fa parte integralmente della struttura visitabile della Certosa e al suo interno custodisce moltissime opere d’arte che cominciarono ad essere catalogate e conservate nel 1883. Al termine della visita guidata di questa meravigliosa location approderete ad un piccolo shop dove potrete acquistare sì oggetti religiosi, ma anche manufatti e specialità prodotti all’interno del monastero dei Monaci Cistercensi. qui troverete infatti miele, essenze profumate, piccoli gioielli religiosi realizzati a mano e molto altro ancora che potrete portare con voi in ricordo di questa visita del tutto speciale.
Sara Manelli
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