Al centro del Parco delle Apuane nel nord della Toscana in piena Garfagnana troviamo, tra le cascate di pietra e i crepacci dell’Altopiano della Vetricia, la Grotta del Vento che presenta una eccezionale varietà di aspetti carsici sotterranei. In questo ambiente cosparso di stalattiti, stalagmiti, laghetti, corsi d’acqua, formazioni di fango, pozzi verticali e fenomeni erosivi, possiamo decidere quale itinerario di visita scegliere per rendere ideale la nostra escursione in questo fantastico mondo.
Il percorso di visita è diviso in tre possibili opzioni. La prima parte è la più pianeggiante (circa un’ora di durata) nel quale si possono ammirare una grande abbondanza di secrezioni calcaree, stalattiti e stalagmiti in fase di accrescimento. La seconda parte (che include anche la prima) ha una durata di due ore ed implementa il circuito con la visita della grotta ancora in fase di ampliamento e di un piccolo corso d’acqua sul fondo e delle curiose formazioni di fango nella galleria di ritorno.
Coloro che sceglieranno il terzo itinerario (durata di tre ore) oltre ad includere i primi due, proseguirà con la visita di un pozzo a 90 metri di profondità e perfettamente verticale che viene risalito dal basso verso l’alto per terminare fino ad un salone cui segue un canyon sotterraneo. Ognuno dei tre itinerari seguono un percorso in fondo cementato, ringhiere metalliche ed illuminati artificialmente ed accessibili alla maggior parte dei visitatori che possono scegliere quale effettuare compatibilmente il dislivello che ognuno dei tre itinerari raggiunge ed il numero di scalini da affrontare e la propria condizione fisica.
Oltre i normali percorsi turistici è possibile, su prenotazione e a numero chiuso, effettuare visite in percorsi privi di sentiero che si dipanano su scalette o arrampicandosi sulle pareti legati a corde di sicurezza ovviamente accompagnati da esperti speleologi.
Due le proposte esistenti. La prima si chiama ‘gli abissi della luce’ e percorre i primi pozzi interamente illuminati e prevede una discesa di dieci metri nel vuoto su corda. La durata è di tre ore. Il secondo itinerario ‘i corridoi delle tenebre’ oltre ad includere il primo prevede il proseguimento in zone non illuminate e quindi visibili solo attraverso la luce del proprio casco. Due sono le discese nel vuoto su corda, una di dieci metri e l’altra di dodici. La durata è di cinque ore.
Per effettuare questi percorsi che si svolgono quasi esclusivamente in zone verticali non bisogna soffrire di vertigini e avere paura del vuoto, oltre che avere un minimo di preparazione atletica che consenti di effettuare arrampicate e salite su lunghe scale a pioli. L’organizzazione fornirà casco, sottocasco, luce, imbracatura da speleologia, corde di sicurezza, fettucce tessili e moschettoni mentre si suggerisce l’uso di scarpe comode e robuste come gli scarponcini per il trekking, vestiti comodi e resistenti nonché guanti.
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