La grotta di Su Mannau e’ un complesso carsico assai esteso che si sviluppa nel Calcari cambriani del Fluminese. E’ la settima grotta come estensione in Sardegna e già conosciuta fin dai tempi remoti quando la sua prima parte fu adibita a tempio ipogeo sin dal periodo prenuragico. La grotta si trova nella Valle omonima e dalle sue viscere scaturisce il Rio Su Mannau. Composto da due rami principali originati da due piccoli corsi d'acqua interni: il Ramo di Sinistra dal fiume Placido ed il Ramo di Destra dal Fiume Rapido.
La visita turistica insieme ad una esperta guida e della durata di circa un’ora si effettua attraverso passerelle in acciaio per circa 500 metri e consente di conoscere il ramo archeologico e la parte speleologica.
La prima sala è un ambiente unico lungo circa 60 metri e utilizzato come luogo di culto da popolazioni indigene nell’antichità e presumibilmente si collega con il vicino tempio di Antas dal momento che esiste all’esterno un vecchio camminamento che collega la Valle di Antas con la Grotta. Qui sono state identificate tracce del periodo nuragico del culto delle acque e la sala è ricca di frammenti di lucerne votive ad olio di varie fatture.
Entrando nel segmento speleologico si può osservare un taglio artificiale realizzato per permettere un accesso facile alla grotta ma di questa Sala Centrale, com’è stata nominata non ci sono testimonianze archeologiche anche se si sa che molte concrezioni furono in passato distrutte per essere rivendute. La Sala Centrale (profonda 20 metri e raggiungibile attraverso l’aiuto di corde) è il punto da dove partono due rami: quello di Destra lungo cinque chilometri ed originato dal fiume Rapido che risale verso la Valle di Antas; e il ramo di Sinistra di 2 chilometri originato dal fiume Placido che raccoglie l’acqua proveniente da sud.
E’ questo l’itinerario che si segue durante la visita e che da lo possibilità di conoscere laghetti di acqua limpida come il Lago degli Stanasellus, un piccolo gamberetto di origine marina che vive dragando il fondo melmoso per nutrirsi. Oltrepassando i laghetti si noteranno zone ben concrezionate con stalattiti in continua evoluzione, colate a ventaglio, stalagmiti, vasche di tracimazione fino a giungere alla Cascata di galleria Puddu, dove scende acqua ben concrezionata e da dove si accede alla Sala dei Cristalli e al Pozzo Cagliari.
Si proseguirà per il ramo fossile dove incontreremo Pozzo Rodriguez con al centro una grande colonna e poi al Salone Rodriguez, profondo 20 metri che circumnavigheremo sostando negli ampi belvedere da dove poter ammirare un immenso duomo stalattitico prima di risalire all’uscita.
Aldo Galvagno
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