E’ stato il continuo prodigarsi della natura per oltre 35 milioni di anni quello che ha creato una magica esperienza alla portata di tutti: le Grotte di Pertosa-Auletta. Il sito richiama ogni anno migliaia di visitatori che scelgono questo luogo per diversi aspetti che vanno dall’interesse naturalistico, speleologico a quello archeologico che ne fanno uno dei più importanti della penisola. In questo luogo si può seguire ed ammirare i tragitti che si snodano per circa 3000 metri sotto l’imponente mole del massiccio degli Alburni, il cui tratto iniziale delle è invaso dalle acque del fiume Negro, che offre un affascinante e necessario tragitto in barca fino a giungere ad un piccolo approdo dal quale ci si inoltra nelle viscere della terra immersi in un silenzio dove luci ed ombre si incontrano e si confondono rimanendo incantati dallo scrosciare della grande cascata naturale. L’ambiente è surreale e cunicoli, gallerie, caverne si aprono dinanzi al visitatore che può ammirare le superfici circostanti scoprendo gruppi di stalattiti e stalagmiti che si trasformano in forme misteriose. Sono previsti diversi percorsi che consentono a tutti di visitare zone diverse delle Grotte con modalità differenti a seconda del tipo di interesse e sempre accompagnati da esperte guide. Particolarità delle grotte è l’impianto delle luci che è stato progettato e realizzato con l’obiettivo di salvaguardare l’emergenza naturalistica delle Grotte di Pertosa-Auletta dall’inquinamento luminoso.
L’apertura di un sito speleologico impone sempre di dotarlo di un impianto di illuminazione artificiale ma la luce in presenza di un particolare microclima interno inevitabilmente sviluppa elementi di degrado quali muschi e licheni che condizionano lo sviluppo naturale delle stalattiti e delle stalagmiti. Con l’impiego di opportune tecnologie avanzate e sistemi di regolazione del flusso luminoso sia in intensità che in variazione cromatica è stato realizzato un impianto capace di fornire particolari suggestioni luminose sul piano cromatico attraverso l’attivazione di scenografie dinamiche e di assicurare il monitoraggio continuo h.24 dei parametri ambientali interni oltre che di garantire la sicurezza dei visitatori.
L’itinerario di base è della durata di circa un’ora e prevede i primi 200 metri in barca e la restante parte di 1000 metri a piedi con arrivo alla Grande Sala.
L’itinerario intermedio dura circa 75 minuti e prevede i primi 200 metri in barca e la restante parte di 1200 metri a piedi con arrivo alla Sala delle Spugne.
L’itinerario extra dura 90 minuti e prevede un doppio imbarco-sbarco, 250 metri in barca e la restante parte di 1500 metri a piedi con visita della Sala Paradiso.
Aldo Galvagno
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