Weekend all'Isola d'Elba

Famosa per il suo mare e per la sua storia indissolubilmente legata all’esilio di Napoleone Bonaparte.

Isola d'Elba
Foto di Luciano

Un insolito week end è quello che vi suggeriamo sull’isola d’Elba. Famosa per il suo mare e per la sua storia indissolubilmente legata all’esilio di Napoleone Bonaparte, l’isola non è solo questo. Tanti sono i siti da visitare e che sono in grado di soddisfare ogni tipo di curiosità ma vogliamo evidenziare uno specifico percorso attraverso le fortezze che si possono ancor oggi vedere.

Tutto si rifà al punto strategico nel quale è ubicata l’Elba e dal suo territorio ricco di risorse minerarie tanto da conservare resti di fortificazioni risalenti all’epoca etrusca ma anche torri pisane, fortezze medicee e borboniche. Visitando questi resti si riesce ad intuire la forza poderosa che al massimo del loro splendore potevano emanare.

Le visite inizieranno da Forte Stella che si erge sulla seconda collina che cinge Portoferraio. Fu fatto erigere proprio con una pianta a forma di stella nel 1548 per difendere la città di Cosmopoli  e successivamente fatto modificare con l’innesto di un faro circolare. E’ leggenda popolare quella che dice che Napoleone arrivato all’Elba volle cercare il busto di Cosimo I realizzato dal Cellini (e rimosso nel 1781 dal Granduca Leopoldo che lo fece traslocare al Museo del Bargello di Firenze) magari con l’intenzione di portarlo al Louvre.

Il castello Volterraio rappresenta la più antica fortificazione di tutta l’isola.

Vista dal Castello del Volterraio

La visita prosegue andando alla Torre del Martello (o della Linguella) che si trova all’entrata del porto di Portoferraio e facilmente identificabile per la sua forma ottagonale. E’ una costruzione militare eretta a difesa del porto tanto che dalla Torre della Linguella partiva una grandissima catena che arrivava fino alla Torre del Gallo in modo da proibire l’entrata in darsena di altre navi. I bastioni attigui furono rinforzati nel XVII secolo per scopi difensivi anche se poi, furono utilizzati come magazzini prima e come carcere in un secondo momento.

Durante dei lavori di restauro nel 1977 furono rinvenuti i resti di un’antica villa romana. La torre è conosciuta anche come Torre di Passanante, l’anarchico che tentò di uccidere Umberto I senza riuscirci e che qui fu rinchiuso per dieci anni.

L’ultima meta alla scoperta dei manieri dell’Elba è quella dedicata al Castello Volterraio che è già visibile arrivando in traghetto a Portoferraio e che rappresenta la più antica fortificazione di tutta l’isola. L’impianto originario è di origini etrusche poi ampliano nel 1281 dai pisani allora repubblica Marinara che lo utilizzarono come elemento di difesa. Successivamente rinforzato è una delle poche fortezze mai espugnate dai pirati turchi. Purtroppo è oggi in uno stato di decadenza ma nonostante questo merita di essere visitato per ammirarne i poderosi resti e per godere di una visione unica sul golfo.

Aldo Galvagno

Articoli correlati

Stretto di Messina
Messina
Foto di Marco Crupi
Grazie alla presenza di tanti popoli e culture diverse Messina vanta diversi luoghi davvero affascinanti
Le spiegge di Lignano Sabbiadoro
Lignano Sabbiadoro
Foto di Mario
Meta turistica molto ambita per tutti coloro che vogliono trascorrere un bellissimo week end al mare in pieno relax ed anche all'insegna d..
Jesolo by night
Jesolo
Momenti felici e istruttivi al mare di Jesolo.
Chioggia
Chioggia
Un week end pieno di brio ed allegria a Chioggia
Porto San Giorgio dal mare
Porto San Giorgio
Foto di Mauro
La cittadina si sviluppa tra la costa adriatica e la via Lauretana.
Playa de Cefalú
Cefalù
Cefalù un’irresistibile mix di Mare, cultura e gastronomia.

Cosa mangiare a Livorno Per chi è alla ricerca di nuovi sapori

Ribollita
Piatto che deriva dalla tipica zuppa di pane raffermo e verdure della Toscana, specialmente cavolo nero e fagioli. (Arezzo)
guarda
Panforte
Dolce realizzato con mandorle e un composto di miele e spezie. Lo stampo è rivestito di ostia e, una volta freddo, viene sommerso da una coltre di candido zucchero a velo. (Siena)
guarda
Brigidini
Cialde color giallo-arancio molto friabili e abbastanza grandi. Composte da zucchero, farina, uova ed essenza liquida di anice (nelle ricette tradizionali si utilizzano i semi). (Pistoia)
guarda
Buccellato
Dolce nato sulla nobilitazione del pane. Esternamente mostra un colore marrone scuro e lucido. All'interno presenta una pasta dolce e morbida ricca di uva passa e anici. (Lucca)
guarda
Bistecca
Taglio alto di carne di vitellone o di scottona, comprensivo dell'osso, da cuocersi al sangue sulla brace o sulla griglia. (Firenze)
guarda
Tortelli di patate
Grandi e di forma quadrata hanno un ripieno molto semplice e gustoso, composto da un impasto di patate lesse passate, parmigiano, noce moscata e sale. (Massa e Carrara)
guarda
Cecina
Torta salata molto bassa, preparata con farina di ceci, acqua, sale e olio extravergine di oliva. Si cuoce in forno a legna, in teglia, e assume con la cottura un vivace colore dorato. (Pi..
guarda
Cacciucco
Piatto a base di pesce, composto da diverse qualità di pesce “povero”, in salsa di pomodoro e poi adagiato su fette di pane abbrustolito e agliato poste sul fondo del piatto. (Livorno)
guarda