A parte lo street food e le tante cucine etniche che sono presenti in città, è possibile organizzare un week end enogastronomico ad Amsterdam che sia soddisfacente?
Incredibilmente vi diciamo di si. Incredibilmente per il fatto che noi italiani, essendo abituati alla nostra cucina, difficilmente supponiamo che all’estero ci siano gastronomie così buone da sorprenderci. Amsterdam (a parte la Francia) rappresenta tuttavia una piacevole eccezione e, dopo aver soddisfatto stomaco, palato, vista ed odorato, possiamo suggerirvi una selezionatissima lista che caldamente vi evidenziamo.
Incominciamo dal Fifteen (Jollemanhof 9) dove abbiamo trovato ingredienti freschissimi, a chilometro zero e in gran parte biologici. Questo ristorante posa il suo fulcro sui piatti inventati dallo chef Jamie Oliver. E’ infatti uno dei suoi ristoranti sparsi per il mondo questo innovativo Fifteen che ci accoglie con una calibrata eleganza essenziale che è studiata per essere presente ma senza calcare la mano. Ottima anche la cucina a vista dove una brigata di giovani chef addestrati da Jamie, è intenta a preparare piatti innovativi che hanno la loro base su quella che è la filosofia del celebre cuoco inglese: il più possibile vicini alla natura. Da Oliver potete recarvi anche solo per sorseggiare un drink al banco e gustare un bella atmosfera. Il nostro dinner è stato calibrato con un antipasto Steak Tartare from Gascogne Beed, seguito da un Flan of red beef roots e con una ratatouille fifteen come contorno. I prezzi più che accettabili essendo un ristorante decisamente di qualità, per giunta di proprietà di una celebrità mondiale.
Proseguiamo con l’Hotel Pulitzer (Prinsengracht, 315-331) che fa parte della Luxury Collection di Starwood che è stata realizzata riunendo oltre una ventina di tipiche case su due canali, con entrata principale sul Prinsengracht. La meta della nostra indagine è il ristorante che si chiama 238 perché è proprio il suo numero civico nel quale è ubicato sull’altro corso d’acqua che è il Keizergracht. Il ristorante risulta essere accogliente e viene utilizzato anche per servire il breakfast. Caratterizzato da un enorme dipinto di sei metri di un artista francese che si è ispirato all’ultima cena riprendendola però in modo ironico, il locale si è specializzato in grigliate di carne pesce e crostacei. Una parte del ristorante è sistemata in una saletta separata che nell’Ottocento era una farmacia e di quel tempo ha mantenuto inalterato l’arredo e la boiserie anche perché tutelata dalle Belle Arti che ne vietano alcuna modifica.
E’ uno spazio molto riservato con pochi tavoli e viene utilizzato come wine restaurant ed è qui che si assapora la miglior cucina del Pulitzer che viene abbondantemente affogata da preziosi vini francesi. In un ambiente sapientemente illuminato da un melange di candele sistemate negli angoli e di luci sistemate sul soffitto, abbiamo approfittato per degustare una composizione di barba rossa con pere, noci, maionese e cocco prima di un antipasto che abbiamo scelto tra una zuppa di piselli con salsiccia o capesante su un letto di spuma di parmigiano con insalata, asparagi e prosciutto o anche da una delicata zuppa di cavolfiori all’olio di tartufo e da bietola rossa. Il nostro piatto forte è stato un filetto di merluzzo accompagnato da purè di patate, crauti, salsa al vino rosso e barbabietole croccanti che abbiamo preferito ad una bistecca ai funghi. Classico il pudding olandese caldo al caramello con lamponi su letto di cioccolata e mandorle come dessert. Buona anche la scelta dei vini che hanno accompagnato i vari piatti, sintomatico del fatto che ogni pietanza vuole la sua bevanda appropriata. Il costo si è rivelato in linea con qualità e servizio.
Proeflokaal De Admiraal (Herengracht 31) Ci va di segnalare questo storico pub distilleria caratterizzato dal fatto che antiche botti sono state trasformate in sgabelli e tavolini, e la cucina è quella tradizionale e semplice di casa. Da non perdere i freschissimi gamberetti del Mare del Nord, il delizioso salmone affumicato e il classico dolce di mele olandese. Se poi annaffierete il tutto da un sano bicchierino di jenever, uscirete decisamente soddisfatti.
Le buone forchette, o per meglio dire, per coloro che mangiano in maniera più che abbondante segnaliamo il ristorante ‘Alla Vecchia Olanda’ all' Holland Glorie (Kerkstraat, 222) dove il cibo olandese che viene proposto è più che robusto con sapori forti e viene servito in porzioni abbondantissime.
Una segnalazione la merita la Heineken Experience che si vive nell’ex birrificio della Heineken che ora è divenuto un’attrazione turistica dotata di strumenti multimediali per farti vedere, sentire, annusare e assaporare la Heineken. La Heineken Experience inizia dalle basi: gli ingredienti e 150 anni di esperienza nella fabbricazione della birra. Poi un’esperienza in 4D ti farà sperimentare la fermentazione e l’imbottigliamento. Segue ancora un divertente spettacolo interattivo Heineken. L’esperienza si conclude con una meritata birra. E’ quindi un modo per conoscere la birra olandese più famosa al mondo. Dura un’ora e mezza ed è un’esperienza straordinaria, soprattutto in compagnia degli amici.
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