L’epopea di signori e feudatari che ricordano le epiche gesta di Lancillotto ed Artù, è possibile riviverla con la propria Ginevra durante un romantico week end in Valle d’Aosta alla scoperta dei meravigliosi castelli che qui, hanno trovato un degno territorio sul quale essere stati eretti.
Se ne contano oltre una settantina di questi manieri, a volte possenti e severi a volte delicate fortificazioni, che in varie epoche furono sedi di ricche famiglie e nobili che abitavano questa terra di confine dove si alternava una sobria estate che splendeva di verde smeraldo dei prati, ad un rigido inverno dove la neve era elemento imprescindibile.
Oggi, affrontando dolcemente curve e brevi rettilinei con la nostra auto, possiamo dimenticarci le scomodità del trasporto medioevale e raggiungere i manieri più belli e più noti di questa regione.
Il nostro primo suggerimento è quello di andare a Verrès per conoscere uno dei più famosi castelli valdostani.
La fortezza fu costruita nel XIV secolo e si tratta di un unico edificio e non di una serie di edifici cinti poi da delle mura. L’aspetto è davvero imponente ed ancor più evidenziato dal fatto che si erge sul promontorio roccioso che sovrasta il paesino di Verrès posto tra la Val d’Ayas e la Dora Baltea. Risulta subito evidente il fatto che è stato realizzato con il preciso scopo di essere facilmente difendibile e si accede a piedi grazie ad una mulattiera che sale lungo il pendio della montagna.
Oltrepassando il portone si apre una zona antiporta che serviva a rendere difficoltoso l’uso di un ariete. Una volta entrati si raggiunge quello che era il luogo di guardia sotto al quale c’erano le prigioni. Il castello è uno dei monumenti più visitati della Valle d’Aosta e a partire dal 1949 in occasione del carnevale ospita cene e balli in maschera.
Il nostro week end romantico continua con la visita del Castello di Sarre, composto da un massiccio corpo che si sviluppa sopra la collina a terrazzamenti, ed è dominato da una torre merlata illuminata da finestre a crociera. Nel 1242 si iniziò la costruzione della cassaforte commissionata da Jacques de Bard, il fondatore della casata dei Sarre che, estintasi circa un secolo più tardi, passò di mano per secoli fino a tornare ai Savoia che ne furono proprietari già nel medioevo. Fu ampliato sotto Vittorio Emanuele II che fece aumentare l’altezza della torre. Dal 1989 è della Regione Valle d’Aosta che lo ha fatto restaurare per permettere di essere visitato dai turisti e rappresenta un monumento della famiglia Savoia della quale conserva cimeli e ricordi.
Dopo aver ammirato i due castelli principali, vi suggeriamo di terminare il vostro week end romantico ai piedi del Parco del Gran Paradiso, passeggiando mano nella mano all’interno del ‘Bosco Incantato’ oppure ammirando il parco in una carrozza trainata da cavalli.
Aldo Galvagno