Terra, luce, profumo e sapore, queste sono le Langhe, quella storica regione a cavallo tra le province di Asti e Cuneo famosa per le sue dolci colline e per la cultura enogastronomica. In questa zona, si può celebrare un week end all’insegna dei prodotti tipici dove emergono prepotenti i vini rossi ed il celebre tartufo bianco di Alba dall’inconfondibile sapore. Una ricerca di antichi piatti ancora preparati in nome della tradizione alternando la buona tavola alla bellezza dei paesaggi di questa terra per certi versi severa ma che offre al turista, eventi folkloristici, svago e attività sportive.
Siamo nelle Langhe ai confini del tempo dove ritrovare la vera essenza dell’individuo mentre si dimentica il mondo che si lascia alle spalle.
Sono indimenticabili i sapori che possiamo trovare da queste parti ad iniziare da quell’elemento che Gioacchino Rossini definì il ‘Mozart dei funghi’ ossia il tartufo bianco, senza dimenticare di scoprire la bontà di formaggi preparati ancora in modo tradizionale e tutte le specialità dolciarie e l’immancabile cioccolato che è elemento principe di una raffinata cultura gastronomica che ha discendenza dall’alta pasticceria d’oltralpe.
I vini rappresentati dal famoso Barolo e dall’elegante Barbaresco ricordano i lunghi filari di viti che si spargono ordinati tra Grinzane Cavour e Mango dove numerose cantine, accolgono il turista enogastronomico per fargli assaggiare il frutto dell’ultima vendemmia.
Qui il lusso gastronomico si avvale dell’eccellenza dei prodotti della terra, coltivati sapientemente dai contadini delle Langhe che si rispettano il territorio, adoperandosi con cura alla salvaguardia dello stesso tanto che le colline appaiono come affascinanti giardini e non come semplici zone agricole.
Ci lasceremo sorprendere alla vista che da dietro ogni curva ci apparirà facendoci ammirare una nuova vallata fertile e ben lavorata dove si alzano campanili di paesi lontani che si affacciano sul Monviso e, durante le giornate limpide e terse, potremo godere della vista della catena delle Alpi che dalla Bisalta corrono verso il Monte Rosa ed al Cervino.
Le cantine aperte, ci faranno centellinare un buon bicchiere di vino sincero scelto tra un Conterno o un Mascarello, oppure tra un Clerico o un Rinaldi fino ad arrivare ad un Gaja o ad un Marchesi di Gresy. Poi, potremo decidere di recarci in una locanda per mangiare specialità preparate sapientemente utilizzando il tartufo bianco di Alba o, in stagione, dei saporiti funghi porcini ma laddove volessimo qualcosa di meno impegnativo, potremo scegliere un ricco tagliere di formaggi locali accompagnati da salumi tipicamente piemontesi.
Se ci troviamo ad Alba possiamo salire in collina per una escursione appagante e recarci una delle più belle strade panoramiche della bassa Langa, quella che porta a Cappelletto e Manera dove, a metà percorso ci troveremo al centro della frazione Madonna di Como tra dolci ed ampi pendii che conducono verso San Rocco Cherasca. Qui, ci sorprenderemo della perfetta geometria di importanti vigneti, il gioco dei noccioleti e frutteti che si alternano con macchie di boschi dal verde intenso dove, alcuni pioppi e pini, sovrastano gli altri alberi.
Rientrando nella frazione, potremo fermarci alla locanda ‘Madonna di Como’ e mangiare in una delle tre sale cui dispone, della specialissima carne alla brace dopo aver assistito alla sua lavorazione o dopo aver visto la proiezione degli antichi mestieri di Langa che ci illustrerà i segreti di questo territorio. Qui, sarà anche possibile comprare vino, grappa, formaggi e salumi per essere certi che al nostro rientro, i sapori delle Langhe verranno con noi.
Aldo Galvagno
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